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Lavoro, cinesi sfruttano italiani a Termini Imerese: tre ai domiciliari

I dipendenti dovevano restituire una parte dell’importo del salario, versato su carte prepagate. A una eventuale protesta, sarebbe scattato il licenziamento

Cinesi che sfruttano italiani. Accade a Termini Imerese, dove i carabinieri di Palermo, al termine di una indagine della procura, hanno fatto scattare gli arresti domiciliari per tre persone. Si tratta di padre, madre e figlio, amministratori e datori di lavoro di un emporio con due sedi, una a Palermo e l’altra a Termini Imerese. In quest’ultima sede era stato realizzato un modello "cinese" del lavoro, di cui hanno fatto le spese tre lavoratori italiani: erano costretti a lavorare oltre l’orario previsto, sottopagati e in condizioni di sicurezza fuori dalla legge.

Inoltre, dovevano restituire una parte dell’importo del salario, versato su carte prepagate. A una eventuale protesta, sarebbe scattato il licenziamento. I reati di sfruttamento del lavoro ed estorsione sono avvenuti tra il 2019 ed il 2021.

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