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Omicidio Costanza sui Nebrodi, a giudizio il boss Domenico Virga

L’esecuzione mafiosa del 2001 sui Nebrodi che per anni è rimasta un mistero

Adesso c’è un rinvio a giudizio per fare luce su uno dei tanti omicidi dei Nebrodi rimasti irrisolti in questi ultimi vent’anni. Si tratta dell’esecuzione di Francesco Costanza, il 48enne picciotto di Tusa ammazzato in località Cartolari, tra Acquedolci e San Fratello, la mattina del 29 settembre 2001.
Ieri il gup di Messina Maria Militello ha rinviato a giudizio per questa esecuzione, avrebbe avuto il ruolo di co-mandante, il boss 58enne di Gangi Domenico Virga, nipote e successore al comando del “padre grande” Giuseppe Farinella, per decenni capo indiscusso del mandamento di San Mauro Castelverde.
Strada diversa per il pentito tortoriciano 39enne Carmelo Barbagiovanni, “muzzuni”, esponente di primo piano dei Batanesi, che di recente s’è autoaccusato come esecutore materiale dell’omicidio insieme ad un altro “soldato”, Sergio Costanzo, che fu ammazzato a fucilate nel 2010 nelle campagne di Centuripe, in provincia di Enna.

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