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Gela verso la zona rossa. Sarebbe la quarta in Sicilia

Dopo Mazzarino e Riesi, in provincia di Caltanissetta, e Piazza Armerina in provincia di Enna. Il sindaco Greco: "Non è il momento del liberi tutti e degli abbracci. Questo è il momento di vaccinarsi"

Il sindaco Lucio Greco

Nelle prossime ore il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, istituirà la quarta zona rossa nell’isola, dopo quelle di Mazzarino e Riesi, sempre in provincia di Caltanissetta, e Piazza Armerina (Enna).

Si tratta di Gela, come riferisce lo stesso Comune, dove in una settimana si sono registrati 190 casi. La comunicazione sulla richiesta di zona rossa, per la terza volta con le nuove indicazioni, è giunta questa mattina al sindaco Lucio Greco. «Un nuovo lockdown locale è devastante», afferma l’assessore comunale alla Sanità, Nadia Gnoffo. E aggiunge: «Se da un lato la curva dei contagi sale a dismisura dall’altro i numeri dell’ospedalizzazione sono abbastanza confortanti».

Il sindaco Lucio Greco, questa mattina, ha più volte sentito la Regione, e si dice assolutamente d’accordo con le parole del governatore Musumeci, a fronte della possibile zona gialla per la Sicilia: secondo il presidente è necessario rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni, per far sì che vengano collegati al tasso di ospedalizzazione e non più alla percentuale dei contagi. «Purtroppo, però, mi è stato riferito, finchè non cambia la norma nazionale, a quella ci si deve attenere. Per quanto mi riguarda - aggiunge il primo cittadino di Gela - nel garantire il massimo dei controlli, sento la necessità, ancora una volta, di chiedere ai miei concittadini di fare un passo indietro e di ricominciare a usare la mascherina ovunque, anche all’aperto, dove attualmente non è obbligatorio. Non è ancora, purtroppo, il momento del liberi tutti e degli abbracci. Questo è il momento di vaccinarsi, se ancora non lo si è fatto, e di adottare comportamenti improntati alla prudenza. Continuerò a seguire l’evolversi della vicenda e a informarvi, ma, anche se è difficile, perchè l’estate è sinonimo di libertà e divertimento, dimostriamoci comunità ed evitiamo tutte le occasioni in cui potrebbero crearsi assembramenti».

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