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Se il governatore Musumeci non dice qualcosa di destra...

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci

«Musumeci dica qualcosa, reagisca. Dica qualcosa,  risponda, non si faccia condizionare. Presidente, dica una cosa di destra. Dica una cosa anche non di destra, di civiltà. Non dobbiamo reagire, eh... Nervi saldi, dobbiamo rassicurare... A forza di rassicurare, ci arriva una bastonata». Parafrasando Nanni Moretti davanti a un impacciato D'Alema, nel film “Aprile”, assistiamo  con lo stesso stupore all’atteggiamento attendista del governatore Musumeci di fronte alla macchia del Covid che si allarga  con un ritmo mai riscontrato nelle estati precedenti. Saremmo già in zona gialla se il governo nazionale non avesse attenuato il dato dei contagi, facendo prevalere il parametro dei ricoveri. Ma, come osservano gli esperti, il numero dei positivi è la proiezione dei pazienti più gravi. Eppure, dopo la rimozione del test obbligatorio per chi sbarca sull’Isola, ora circoscritto solo ai viaggiatori provenienti da  alcuni paesi europei, la Sicilia ha registrato un progressivo aumento di casi. Però, il presidente Musumeci non reagisce, se non per seguire un percorso serpentino, tipico di chi oscilla come un pendolo per non turbare nessuno. Così il modello francese è «inapplicabile» perché  - dice la Meloni - sarebbe un  disastro per il turismo. E forse lo pensa anche il governatore, senza considerare che saranno commercianti e titolari di locali a chiudere le porte ai non vaccinati. Ma intanto  bisogna interpretare l'umore dell’attimo, visto che tra poco più di un anno si apriranno le urne in  Sicilia. Poi però Draghi si allinea al modello francese e arriva la valanga di prenotazioni, con il vaccino passaporto per la pizza ca pummarola ’ncoppa, valore che straccia l’armamentario  dell’etica, della coscienza e della salute collettiva. Quindi l'oltranzismo politico contro il green pass risponde alle rocciose convinzioni dei negazionisti, stanati da un piatto di maccheroni alla norma  e non dai morti di Bergamo stipati sui camion dell'Esercito. In questo scontro ideologico Musumeci appare smarrito, mentre le sue origini politiche - convertite in acqua distillata -  avrebbero imposto filo spinato agli aeroporti  e tamponi satellitari. Di fronte all'avanzata del virus e alle resistenze al vaccino, propugnate dalla setta “alla carbonara”, ci saremmo aspettati un governatore con fez e camicia nera, non un pallido democristiano.

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