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La Regione Siciliana ha già finito i soldi. Si bloccano i bandi europei

Mancano le somme per la quota di cofinanziamento. Alla paralisi i corsi di formazione. In crisi pure agricoltura e attività produttive

La Regione ha le casse vuote, mancano perfino i soldi per la quota di cofinanziamento dei fondi europei. E così, almeno fino a settembre, si bloccano tutti i bandi che utilizzano contributi comunitari. Stop a quelli che erano già stati pubblicati e attendevano solo che venissero avviati i pagamenti, stop pure a quelli che erano in rampa di lancio per la pubblicazione.
A Palazzo d’Orleans è scoppiata un’altra emergenza, al punto che martedì ci sarà una riunione straordinaria fra assessori e dirigenti con Musumeci per individuare una via d’uscita dalla paralisi che sta travolgendo la formazione professionale, l’agricoltura, le attività produttive e in generale tutti i dipartimenti che stanno investendo fondi europei.
Un passo indietro. Ogni volta che un assessorato pubblica un bando nel budget stanziato c’è una quota che viene messa dalla stessa Regione. È, questo, il cofinanziamento. Che vale mediamente il 7% di quanto mette a disposizione Bruxelles.
Il problema è che da qualche settimana la Regione ha esaurito il budget per il cofinanziamento. A farne le spese è stata soprattutto la formazione professionale. L’assessore Roberto Lagalla si è visto bloccare due bandi che sono già alle graduatorie finali. Il primo è il cosiddetto Avviso 8 che mette sul piatto 136 milioni per finanziare i corsi professionali dell’anno scolastico che inizierà in autunno. Il secondo è l’Avviso 33, un testo che vale 15 milioni e che permette di finanziare una formazione di alto livello presso le imprese, prevedendo anche contributi per gli imprenditori che assumeranno una parte dei lavoratori formati. In stand by anche l’ultima tranche di 22 milioni che dovevano essere erogati agli enti gestori dei corsi di formazione tradizionali per il vecchio Avviso 2, motivo per il quale sono in ritardo gli stipendi.

L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Messina

 

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