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Vacanze e incidenti: storie di cani che salvano la vita...anche in Sicilia

Nell'Isola sono circa una ventina le unità cinofile che vigilano i tratti di spiaggia di Mondello e Trappeto, nel Palermitano, Giardini Naxos (Messina) e Catania

'Estate e sicurezza'. Un binomio che, complice l’escalation di contagi, sembra evocare ormai solo lo spettro della pandemia, sebbene i pericoli per i turisti siano sempre in agguato. A partire dal mare dove ogni anno centinaia di persone rischiano di perdere la vita.

Come nel caso di una ragazzina di 12 anni che il 4 agosto ha rischiato l’annegamento a Gela, in Sicilia. La teenager, che si trovava nel lungomare Federico II di Svevia, ha avuto un improvviso malessere e ha iniziato a ingerire acqua. I bagnanti e un bagnino sono andati in suo soccorso e sul posto è intervenuta anche un’ambulanza ma la dodicenne è giunta al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele in condizioni di salute critiche, tant'è che è stata indotta al coma e trasferita con l’elisoccorso - giunto da Caltanissetta - alla struttura sanitaria Di Cristina, a Palermo, dove ora è ricoverata in Rianimazione.

In Sicilia, intanto, sono circa una ventina le unità cinofile che vigilano i tratti di spiaggia di Mondello e Trappeto, nel Palermitano, Giardini Naxos (Messina) e Catania. L'attività si intensificherà soprattutto nel mese di agosto: dal prossimo fine settimana, con l’arrivo dei turisti, si moltiplicheranno le situazioni di pericolo. L'invito è sempre ad ascoltare i bagnini e soprattutto a prestare attenzione agli avvisi di pericolo.

Non immune da rischi è anche la montagna dove nell’Isola, purtroppo, si conta già una vittima. Lo scorso 31 luglio infatti un giovane di 23 anni, di origini polacche, ha perso la vita precipitando da una parete rocciosa estremamente impervia. La località che non a caso è chiamata 'Malpassò si trova a Capo Gallo (Palermo). Vano l’intervento di una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano che ha recuperato il corpo senza vita dell’escursionista.

Un altro episodio, per fortuna con un epilogo meno drammatico, si è verificato infine lo scorso 7 luglio. In quella occasione, sono entrati in azione il Soccorso Alpino e l’Aeronautica Militare per assistere un 52enne colto da malore nei pressi del santuario di Madonna dell’Alto, sulle Madonie, in territorio di Petralia Sottana, a circa 1.700 metri di altitudine. A lanciare l’allarme i suoi compagni: in pochi minuti l’uomo è stato issato a bordo di un elicottero con il verricello e quindi trasferito in ospedale.

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