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Sicilia sempre più maglia nera, aspettando il giallo. Al 9% il tasso delle intensive

Superati già due parametri su tre per l’addio alla zona bianca. E il terzo (terapie intensive) è ad un solo punto percentuale dalla soglia

La Sicilia, numeri alla mano, è praticamente già gialla. Solo un misero 1% divide l’Isola dall’addio alla zona bianca, anche se tutto potrebbe cambiare con il “trucchetto” dell’aumento dei posti letto. Le varie aziende sanitarie regionali, infatti, su input dell’assessorato, stanno continuando a convertire reparti nei vari ospedali siciliani, nel tentativo di abbassare quelle percentuali che, però, al netto di alchimie numeriche, sono già una condanna. Secondo gli ultimi dati dell’Agenas, aggiornati a ieri sera, l’isola infatti registra il 9% di posti in terapia intensiva occupati (quando la soglia è 10%) e il 16% di posti nei reparti ordinari (qui la soglia prevista del 15% è stata già superata). L’altro parametro necessario per finire in giallo è l’incidenza sopra i 50 casi ogni centomila abitanti, e qui la Sicilia è ampiamente sopra, oltre 140. Sulla carta, insomma, con il ritmo di crescita dei numeri siciliani in questi giorni (in una settimana +26% di intensive e +29% di ricoveri ordinari), sembra probabile il cambio di colore. Ma non è scontato, appunto: la percentuale di occupazione, ovviamente, dipende non solo dal numero di ricoverati ma anche dai posti disponibili, e la Regione ne sta attivando altri in questi giorni in maniera consistente: una settimana fa i posti letto ordinari erano poco più di 3.100, oggi sono, sempre stando ai dati Agenas, oltre 3.600, mentre le terapie intensive sono salite da 730 a 754. Senza queste attivazioni, i parametri sarebbero stati già superati da un pezzo.

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