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Due nuovi sbarchi a Lampedusa: hot spot stracolmo. Tunisia blocca 11 navi verso l'Italia

A molo Favarolo, sono giunti 25 migranti, fra cui tre minorenni, intercettati su un barchino in vetroresina ad 8 miglia dalla costa da una motovedetta della Capitaneria.

Lampedusa

Sono 39 i migranti che, la notte scorsa, sono arrivati a Lampedusa dopo due sbarchi. I carabinieri, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno intercettato lungo la strada attigua alla spiaggia di Cala Francese 12 tunisini, fra cui tre minorenni non accompagnati. L'imbarcazione utilizzata per la traversata non è stata ritrovata. A molo Favarolo, sono giunti 25 migranti, fra cui tre minorenni, intercettati su un barchino in vetroresina ad 8 miglia dalla costa da una motovedetta della Capitaneria.

In tarda serata, c'era stata invece una evacuazione medica dal veliero Nadir che si trova nelle acque antistanti a Lampedusa. Due tunisini sostenevano di stare male, motivo per il quale sono stati evacuati e portati al Poliambulatorio. Si rafforza l’attività di contrasto al fenomeno della migrazione irregolare da parte delle forze di sicurezza tunisine, in particolare dopo l’attivazione, secondo fonti del Viminale, di una «linea di comunicazione diretta di allerta tra le autorità italiane e tunisine per lo scambio rapido di informazioni sulle imbarcazioni con a bordo migranti irregolari in partenza dalle coste del Paese nordafricano e sulle attività criminali connesse a questo fenomeno».

All’hotspot di Lampedusa sono presenti 988 migranti, a fronte di 250 posti disponibili. Stamattina verranno trasferiti, con il traghetto di linea Sansovino che giungerà in serata a Porto Empedocle (Agrigento), 70 minorenni non accompagnati e 40 maggiorenni. Sempre in mattinata, 160 migranti - molti dei quali positivi al Covid-19 - verranno trasferiti su una nave quarantena. Sul traghetto Cossydra di ieri sera sono stati imbarcati 78 migranti, anziché i preventivati 80 perché due sono risultati positivi al Coronavirus.

Intanto la Guardia costiera di Tunisi ha sventato «11 tentativi di superamento non autorizzato della frontiera marittima e salvato 231 persone», recita un comunicato del ministero dell’Interno tunisino, precisando che tra i migranti 104 provenivano da diversi paesi africani, mentre i restanti sono tunisini. Unità della Guardia nazionale hanno anche arrestato 58 persone, di cui 17 provenienti da paesi africani, a Aghir, Djerba e Sfax, mentre si preparavano «ad attraversare i confini marittimi in modo irregolare».

Anche la Marina militare tunisina ha bloccato ieri «un’operazione di migrazione clandestina di 34 persone di nazionalità africana», di età compresa tra i 17 e i 40 anni, tra cui 20 donne e 4 bambini, che si trovavano a bordo di un barcone, salpato la sera prima dalle coste di Sfax, in difficoltà al largo di Chebba. Lo rende noto il ministero della Difesa di Tunisi in un comunicato dando conto di un’altra operazione che ha consentito il salvataggio di 23 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità ivoriana, tra cui 10 donne e 3 bambini, a 50 km al largo di Chebba, nel governatorato di Sfax. Secondo le loro testimonianze sarebbero partiti 5 giorni prima dalle coste di Sfax.

I due gruppi di migranti soccorsi sono stati trasferiti alla base navale di Sfax e al porto di Monastir per essere consegnati alle unità della Guardia nazionale per tutti gli adempimenti del caso, compresa una denuncia alla magistratura. ( le visite, non hanno riscontrato problemi sanitari e dunque anche i due sono stati portati al centro di primissima accoglienza. Si rafforza l’attività di contrasto al fenomeno della migrazione irregolare da parte delle forze di sicurezza tunisine, in particolare dopo l’attivazione, secondo fonti del Viminale, di una «linea di comunicazione diretta di allerta tra le autorità italiane e tunisine per lo scambio rapido di informazioni sulle imbarcazioni con a bordo migranti irregolari in partenza dalle coste del Paese nordafricano e sulle attività criminali connesse a questo fenomeno».

La Guardia costiera di Tunisi ha sventato «11 tentativi di superamento non autorizzato della frontiera marittima e salvato 231 persone», recita un comunicato del ministero dell’Interno tunisino, precisando che tra i migranti 104 provenivano da diversi paesi africani, mentre i restanti sono tunisini. Unità della Guardia nazionale hanno anche arrestato 58 persone, di cui 17 provenienti da paesi africani, a Aghir, Djerba e Sfax, mentre si preparavano «ad attraversare i confini marittimi in modo irregolare». Anche la Marina militare tunisina ha bloccato ieri «un’operazione di migrazione clandestina di 34 persone di nazionalità africana», di età compresa tra i 17 e i 40 anni, tra cui 20 donne e 4 bambini, che si trovavano a bordo di un barcone, salpato la sera prima dalle coste di Sfax, in difficoltà al largo di Chebba.

Lo rende noto il ministero della Difesa di Tunisi in un comunicato dando conto di un’altra operazione che ha consentito il salvataggio di 23 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità ivoriana, tra cui 10 donne e 3 bambini, a 50 km al largo di Chebba, nel governatorato di Sfax. Secondo le loro testimonianze sarebbero partiti 5 giorni prima dalle coste di Sfax. I due gruppi di migranti soccorsi sono stati trasferiti alla base navale di Sfax e al porto di Monastir per essere consegnati alle unità della Guardia nazionale per tutti gli adempimenti del caso, compresa una denuncia alla magistratura.

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