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Migranti abbandonati in mare per 13 ore: 10 morti stipati nel fondo di un barcone

L’allerta era stata lanciata nel pomeriggio di ieri da Alarm Phone in riferimento a un'imbarcazione con circa 100 migranti alla deriva al largo della Libia

Nuova tragedia dell’immigrazione. Dieci i morti ritrovati nel fondo di una barca dove era stipate un centinaio di persone. Lo riferisce Medici senza frontiere, ong in mare con la nave 'Geo Barents'. L’allerta era stata lanciata nel pomeriggio di ieri da Alarm Phone in riferimento a un barcone con circa 100 migranti alla deriva al largo della Libia. I superstiti, 99 persone, riporta ancora Medici senza frontiere, adesso sono sulla sua nave 'Geo Barents' che in precedenza aveva salvato 62 migranti. Ieri già nel primo pomeriggio 'Seabird’, il velivolo di Sea Watch, aveva segnalato l’avvistamento del gommone con circa 100 persone a bordo e un tubolare che si stava sgonfiando, «vicino alle navi italiane AssoVenticinque e Almisan che non hanno risposto al Mayday Relay lanciato dal nostro equipaggio». «Morti che potrebbero essere evitate se ci fosse una volontà al di là degli accordi economici tra Paesi», accusa anche la ong spagnola "Salvamento maritimo humanitario".

Alarm Phone, morti annunciate

«Era stato lanciato l’allarme diverse ore prima, ma per 10 persone è stato troppo tardi. Non ne possiamo più di queste morti annunciate e che si potrebbero impedire. Condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari». E’ l’amarezza e la protesta di Alarm Phone dopo la notizia del ritrovamento dei 10 cadaveri.

 

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