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Mafia, la nuova rete di Messina Denaro: chiesti 30 rinvii a giudizio - NOMI

La maxi inchiesta antimafia «Xydi», che ha confermato la leadership criminale in Sicilia del superlatitante approda in aula per l’udienza preliminare

La maxi inchiesta antimafia «Xydi», che ha confermato la leadership criminale in Sicilia del superlatitante Matteo Messina Denaro, approda in aula per l’udienza preliminare: la Dda, nelle scorse ore, ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di trenta indagati. L’operazione del Ros, il 2 febbraio, colpì al cuore il mandamento di Canicattì, che sarebbe stato gestito dall’imprenditore mafioso Giancarlo Buggea e dalla compagna-avvocato Angela Porcello. Nella rete della coppia Buggea-Porcello vi sarebbe stato pure un esperto ispettore di polizia in servizio al commissariato di Canicattì - Filippo Pitruzzella -, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa: secondo la Dda avrebbe fatto da talpa rivelando indagini riservate sul loro conto e informandoli delle attività di polizia in corso.

L’indagine avrebbe pure svelato i componenti della nuova Stidda che si sarebbe contrapposta alla famiglia di Cosa Nostra. Ipotizzate anche una serie di estorsioni, in particolare nel settore delle mediazioni agricole. Nella lista degli indagati anche un altro poliziotto, Giuseppe D’Andrea, all’epoca in servizio al commissariato di Canicattì, accusato di accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreto di ufficio per dei fatti estranei al contesto mafioso. Infine due avvocati di Canicattì - Annalisa Lentini e Calogero Lo Giudice - sono indagati di falso e procurata inosservanza di pena perchè avrebbero, insieme alla collega Porcello, falsificato la data di spedizione di una raccomandata al fine di rimediare a un errore nella presentazione dell’atto di appello di una condanna, nei confronti di un cliente della Porcello, che era diventata definitiva.

L’avviso di conclusione delle indagini, siglato dai pm Geri Ferrara, Gianluca De Leo e Francesca Dessì, era stato firmato per: Matteo Messina Denaro, 59 anni; Giuseppe Falsone, 51 anni; Giancarlo Buggea, 51 anni; Luigi Boncori, 69 anni; Luigi Carmina, 56 anni; Simone Castello, 72 anni; Antonino Chiazza, 52 anni; Diego Emanuele Cigna, 22 anni; Giuseppe D’Andrea, 51 anni; Calogero Di Caro, 75 anni; Vincenzo Di Caro, 40 anni; Pietro Fazio, 49 anni; Gianfranco Roberto Gaetani, 53 anni; Antonio Gallea, 64 anni; Giuseppe Giuliana, 56 anni; Giuseppe Grassadonio, 50 anni; Annalisa Lentini, 40 anni; Calogero Lo Giudice, 47 anni; Gaetano Lombardo, 65 anni; Gregorio Lombardo, 67 anni; Giovanni Nobile, 60 anni; Antonino Oliveri, 37 anni; Calogero Paceco, 57 anni; Giuseppe Pirrera, 62 anni; Filippo Pitruzzella, 61 anni; Angela Porcello, 51 anni; Santo Gioacchino Rinallo, 61 anni; Stefano Saccomando, 44 anni; Giuseppe Sicilia, 42 anni e Calogero Valenti, 56 anni. Per tutti, adesso, è stato chiesto il processo.

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