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Scuole in Sicilia, domani mattina la task force per decidere quando riaprirle

Si riunirà domani, alle 10.30, la task force per decidere se riaprire da subito le scuole in Sicilia. L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla che coordinerà l’incontro, ha ipotizzato una proroga di altri due-tre giorni delle vacanze natalizie dunque fino a domenica, la decisione dipenderà dall’analisi della curva epidemiologica del Covid. Alla riunione parteciperanno l’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il prof. Gianni Puglisi per gli Atenei dell’Isola, una rappresentanza degli studenti.

Decisione complicata perché per la dad, visto che i sindaci ci possono ricorrere solo in zona rossa come dimostra l'ordinanza del Tar Campania. Cosa accadrà allora. Chiusura sino a fine settimana e poi si torna in presenza con le regole del Governo? Lo capiremo domani.

Intanto proprio facendo riferimento all'ordinanza del Tar Campania, il Comitato Scuola in Presenza ha scritto al prefetto di Messina per chiedere di intervenire: "La vicenda - si legge nella nota - riveste interesse ed ha ripercussioni a livello sia nazionale sia locale, e quindi anche nella nostra Regione, in quanto nonostante la norma statale preveda espressamente ed in modo inequivoco che la didattica si debba svolgere in presenza e che i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci possano derogarvi, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità (sorvoliamo sull’imbarazzante confusione presente sia nell’ordinanza regionale del 7 gennaio sia in quelle sindacali, relativa al non aver tenuto conto delle modifiche apportate al DL del 6 agosto 2021 nella sua conversione in Legge 133 del 24 settembre, che abolisce la dicitura ‘arancione’) alcuni Sindaci, del tutto illegittimamente, hanno emanato nuovamente ordinanza di chiusura delle scuole e attivazione della didattica a distanza, in assenza dei presupposti previsti dalla legge. Tali provvedimenti, caratterizzati da gravi profili di illegittimità, sono attualmente sospesi dalla decisione del governo regionale di posticipare il rientro a scuola con una modifica del calendario scolastico. Tuttavia, diversi sindaci hanno manifestato l’intenzione di riproporre le ordinanze di chiusura al termine di tale fase".

"Nello specifico della nostra Regione - si legge ancora - che è allo stato classificata zona gialla, hanno agito in tal senso, salvo altri, i Sindaci del Comune di Messina, Milazzo, Capo d’Orlando, Capri Leone, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, San Marco d'Alunzio, Alcara Li Fusi, Tortorici, San Salvatore di Fitalia, Acquedolci, San Fratello, Caronia, Naso, Castell'Umberto, Torrenova e Ucria con ordinanze che si ritengono del tutto illegittime in quanto carenti di istruttoria e contrarie alla norma statale, oltre che prive di fondamento".

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