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"Campi di concentramento per no vax": medico di Palermo smentisce il post: "Sono stato hackerato"

In una lettera indirizzata al presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, al direttore sanitario di Villa Sofia-Cervello e ai sindacati il medico scrive: «di tale pubblicazione non ne riconosco la paternità»

Un attacco hacker dietro alla frase contro i no vax postata sul suo profilo Linkedin. E’ quanto sostiene il dirigente medico degli ospedali riuniti Villa Sofia - Cervello di Palermo sulla frase «se ne avessi la possibilità e l'autorità mi prodigherei per creare per i no Vax campi di concentramento» apparsa sulla sua pagina social. In una lettera indirizzata al presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, al direttore sanitario di Villa Sofia-Cervello e ai sindacati il medico scrive: «di tale pubblicazione non ne riconosco la paternità».

«Tengo a sottolineare che non ne condivido in alcun modo il contenuto - aggiunge - infatti, in forza al giuramento di Ippocrate che 'illo tempore' ho prestato, svolgo la mia attività all’interno della struttura ospedaliera da oltre 30 anni a favore di chiunque si presenti per essere curato nella struttura pubblica. Sia esso vaccinato o 'no-vax'». Il medico annuncia querela adesso sperando di poter identificare i responsabili dell’hackeraggio del suo profilo social. «Poiché già in passato, più volte, sono stato oggetto di attacchi informatici - spiega - procederò legalmente nei confronti di coloro i quali saranno identificati come gli autori di tale hackeraggio del mio profilo su Linkedin, e su altre piattaforme».

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