Il cadavere di un trentatreenne è stato trovato all’interno del liceo scientifico «Sciascia» di Canicattì (Ag). La salma era immersa in una pozza di sangue.
Secondo una prima ipotesi investigativa, il giovane italiano - già noto alle forze dell’ordine - si sarebbe intrufolato, nottetempo, all’interno della scuola per mettere a segno un furto. Una intrusione però finita male perché, mandando in frantumi la vetrata del distributore di snack e bibite, si sarebbe provocato una profonda ferita ad un braccio. Pare che abbia perso i sensi e sia rimasto sul pavimento, morendo, di fatto, dissanguato.
La Procura di Agrigento ha già deciso che sarà effettuata l’autopsia per suffragare quella che appunto sembra - per come è stato ritrovato il trentatreenne - l’ipotesi più probabile. Indagano i carabinieri.
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