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Catania, una mazzetta di 2000 euro: cardiochirurgo confessa

Catania, i retroscena dell’inchiesta. Arrestato un imprenditore, l’indagine si allarga

Lo scambio, secondo la ricostruzione della Guardia di finanza, sarebbe avvenuto proprio nell’ufficio del prof. Carmelo Mignosa: l’imprenditore Valerio Fabiano «utilizzando particolari accorgimenti e cautele» avrebbe lasciato «una busta, contenente 2mila euro, poco dopo riposta dal dirigente sanitario nel proprio zaino». Sarebbe questa la prova che inchioda, secondo la Procura di Catania, Carmelo Mignosa, primario di Cardiochirurgia del Policlinico universitario “G.Rodolico - San Marco” di Catania, e Valerio Fabiano, rappresentante legale di una società di prodotti medicali con sede nella provincia etnea, arrestati in flagranza con l’accusa di corruzione per l'esercizio delle funzioni o dei poteri conferiti.
Le indagini, dirette dal pm Fabio Regolo e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, sono state svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Catania: al centro della corruzione «una procedura di gara, in atto, a evidenza pubblica che consta di 122 lotti - bandita dall'Azienda Sanitaria per la fornitura di materiale specialistico di cardiochirurgia per un importo complessivo di circa 17 milioni di euro - in relazione alla quale il primario ricopriva anche il ruolo di presidente della commissione tecnica».
I finanzieri hanno posizionato una telecamera all’interno dell’ufficio di Mignosa ed hanno ripreso «lo scambio» decidendo quindi di intervenire: perquisito prima l’ufficio del primario al Policlinico e poi l’abitazione.

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