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Ennesimo suicidio in carcere, è l'ottavo caso in Sicilia dall'inizio dell'anno

Un altro suicidio, l'ennesimo, in un carcere siciliano. È morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Civico" di Palermo il giovane Roberto Pasquale Vitale, che aveva tentato di impiccarsi nell'istituto penitenziario del "Pagliarelli" di Palermo, a soli 29 anni. Il giovane era stato trovato con il lenzuolo attorno al collo ed è stato soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria. Le sue condizioni, però, appena giunto in ospedale, sono state ritenute sin da subito gravissime dai medici del nosocomio palermitano. Da giorni, Roberto era in coma. Oggi è deceduto. In carcere per rapina, a quanto pare, attraverso il suo legale, era stato chiesto il trasferimento in un centro di riabilitazione. Ancor prima di conoscere l'istanza, però, il giovane ha deciso di farla finita e di togliersi tragicamente la vita, usando le lenzuola come cappio.

È l'ottavo suicidio in un carcere siciliano dall'inizio del 2022. La Sicilia, inoltre, è la seconda regione in Italia, dopo la Campania, per numero di violenze sessuali in carcere, secondo quanto aveva denunciato il segretario generale della SPP, il sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo: "Gli stupri - ha detto Di Giacomo - sono il propellente per i suicidi dei detenuti, fenomeno piuttosto esteso nelle carceri siciliane". Il sindacalista aveva reso noto che la Campania presentava 20 casi, la Sicilia 14. "Eppure - osserva il garante nazionale per i diritti dei detenuti - il carcere è il grande assente dalla campagna elettorale. Non solo perché porta pochi voti e scarsi consensi, ma perché richiede anche uno sguardo ampio e prospettico, capace di superare la tendenza di gran parte dell'attuale dibattito politico, a guardare solo all'immediato".

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