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Siracusa, poliziotto si finge 007 per far innamorare una donna e si fa aiutare da un collega. Due indagati

Aveva fatto credere ad una donna di 38 anni, che era stata ingaggiata dalla Procura di Siracusa nell’ambito di alcune indagini sugli scafisti come traduttrice, di essere un agente dei servizi segreti. E avrebbe chiesto ad un collega di assecondarlo. Una storia surreale quella raccontata nelle cronache di Roma del Corriere della Sera, che vede due poliziotti della Questura di Siracusa, un assistente capo di 47 anni e un vice commissario di 60, indagati per stalking e falso.

Un’inchiesta nata a Siracusa e successivamente trasmessa ad Arezzo per competenza, in quanto è la città dove la donna risiede. L’inchiesta è nata nel 2018, quando i due poliziotti lavoravano al Palazzo di Giustizia di Siracusa. Il 47enne avrebbe fatto credere alla donna, con cui aveva intrecciato una relazione sentimentale, di averla fatta reclutare in una squadra dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna. I due si sarebbero inventati anche un’operazione antiterrorismo, le avrebbero fatto conoscere due veri agenti dei servizi segreti e poi avrebbero arricchito il tutto con telefonate tra cui quella di un finto sacerdote che avrebbe fatto parte anche lui dei servizi segreti. La vittima, finito il lavoro a Siracusa, sarebbe tornata ad Arezzo, la sua città, e la relazione con l’agente di polizia si sarebbe interrotta ma lui, secondo le indagini della Procura di Roma, a cui la sorella della donna, una carabiniera, si è  rivolta le avrebbe installato un software per spiarla, spiegando poi che lo avrebbe fatto per proteggerla per il coinvolgimento di una setta satanica.

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