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Sicilia, Gicap: concordato approvato. Salvi oltre 400 posti di lavoro

Via libera dal Tribunale di Messina alla ristrutturazione aziendale. Piano di 5 anni. Supermercati affittati a nuove società

Soffia una fumata bianca attesa da tempo, soprattutto in ambito occupazionale, su una vertenze simbolo della grande distribuzione sul territorio peloritano e non solo. Il Tribunale di Messina, con decreto depositato lo scorso 26 gennaio, ha omologato il concordato preventivo in continuità indiretta della Commerciale Gicap s.p.a. Un’operazione di ristrutturazione che permette la salvaguardia di diverse centinaia di posti di lavoro – 424 stando ai numeri ufficiali attestati all’inizio della “trattativa – oltre all’indotto e chiude positivamente, «grazie all’impegno e al perdurante sacrificio della famiglia Capone, una lunga e tortuosa vicenda che ha visto coinvolta la stessa Gicap, esposta per importi considerevoli», si legge in un comunicato stampa dello studio Parrinello & Partners.
La complessa proposta di concordato, introdotta per effettuare una ristrutturazione aziendale al riparo dai contenziosi con i creditori, è stata positivamente valutata dapprima dai commissari giudiziali, poi dalla maggioranza dei partner commerciali della società proponente e omologata, infine dal Tribunale di Messina che, «con visione giuridica evoluta, l’ha ritenuta valida anche sulla scorta dell’applicazione dell’istituto, di nuovo conio del cosiddetto cram-down fiscale e previdenziale». Il piano aziendale, da portare a termine nell’arco di un quinquennio, attestato dal professionista indipendente Enrico Spicuzza, si fonda, in sintesi, sulla continuità “indiretta”, cioè tramite affitto di decine di punti vendita prima gestiti da Gicap «a una importante società che opera nel settore dei supermercati e ad altre minori, con riassorbimento dei dipendenti ex Gicap, aspetto su cui il Tribunale s’è dimostrato molto sensibile e attento». È infine prevista la cessione di tutto l’attivo della società da destinare al soddisfacimento dei creditori.
La Gicap è stata assistita dallo studio legale Augello, con un team composto dagli avvocati Giuseppe Augello, Luigi Edoardo Augello e Andrea Lo Bianco, e dallo studio legale Parrinello & Partners, con un team guidato dal prof. avv. Marcello Parrinello e composto dagli avv. Lidia Ramorino, Federico Parrinello e dai dott. Simone Greco e Domenico Cautela. Gli aspetti sui profili finanziari e giuslavoristici del piano concordatario sono stati curati dal rag. Giovanni Alonzo, dal dott. Sergio Cavallaro e dal dott. Valerio Garozzo.
Fino a qualche tempo fa erano 42 le insegne della famiglia Capone sparse tra la Sicilia e la Calabria, 29 nel Messinese, da Tusa a Giardini Naxos, dalla città dello Stretto a Lipari.

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