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Augusta, amianto sulle navi militari: condannati due Ministeri

Risarcimento confermato agli eredi della vittima

Tribunale di Catania

La corte di appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna dei ministeri della Difesa e dell’Interno a riconoscere vittima del dovere il motorista navale Salvatore Arcieri.
Arcieri, di Augusta, in provincia di Siracusa, si è arruolato nel 1957 all’età di 16 anni in Marina dove ha svolto servizio per 6 anni, si è imbarcato sulle navi “Mitilo”, “Chimera” e “Vittorio Veneto” per più di 15 mesi. Il motorista è morto nel 2009 all’età di 68 anni a causa di un mesotelioma pleurico per l’esposizione ad amianto, con il quale è stato a contatto negli anni di servizio presso la Marina militare. L’asbesto si trovava in tutti i luoghi frequentati dal militare, sulle navi e a terra. Per questo dopo la sua morte sua moglie, Vincenza Pungello, e i suoi 5 figli si sono rivolti all’osservatorio nazionale amianto e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, per ottenere i benefici amianto.

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