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Migranti: sbarchi senza sosta a Lampedusa, versioni contrastanti sui dispersi del naufragio

Sbarchi senza sosta a Lampedusa dove, a partire dalla mezzanotte, sono giunte 168 persone che si trovavano a bordo di quattro piccole imbarcazioni soccorse nel canale di Sicilia. Tra di loro anche donne e bambini. Tutti, dopo i primi accertamenti sanitari, sono stati accompagnati nell’hotspot di contrada Imbriacola. Ieri, sull'isola sono sbarcati 408 migranti che erano a bordo di 11 barchini soccorsi da Guardia costiera e Guardia di finanza. Intanto, proseguono i trasferimenti programmati dalla Prefettura di Agrigento.

Il naufragio, versioni contrastanti sui dispersi

Versioni contrastanti sul numero dei dispersi e su quando siano scomparsi emergono dai racconti dei 44 migranti sopravvissuti al naufragio del barchino di sei metri sul quale viaggiavano diretti a Lampedusa e che sono stati soccorsi dalla guardia costiera. Agli investigatori della Squadra Mobile, assistiti da mediatori culturali, in tanti hanno parlato di sei dispersi: una donna, un uomo con un figlio di un anno e tre giovani. Ma, nonostante le ripetute domande, non si riesce a isolare il momento in cui sarebbero scomparsi: nessuno avrebbe saputo spiegare dove e quando sarebbero finiti in mare. Qualcuno dei naufraghi ha ipotizzato che i sei avrebbero cambiato barchino al momento dell’imbarco perché vi sarebbero state più imbarcazioni che salpavano contestualmente. Ma oltre a quello sul quale viaggiavano loro, affondato in area Sar, non risultano esserci stati altri naufragi. Ed è certo inoltre che le ricerche di dispersi e cadaveri della Guardia costiera, nel punto dove si è verificato il naufragio, hanno dato esito negativo.

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