Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Lampedusa 8 sbarchi in due ore. Dall'Italia due navi alla Libia contro il traffico di migranti nel Mediterraneo

Ieri 18 approdi in totale con 649 persone

I corpi senza vita di otto persone sono stati trovati su un barcone di migranti soccorso in acque Sar Maltesi da una motovedetta della Guardia costiera e approdato a Lampedusa, 03 febbraio 2023. Ci sono anche due dispersi. I 42 superstiti hanno riferito che sul barcone c'era una donna con il suo neonato di 4 mesi che, a causa del freddo, è morto durante il viaggio e la madre, per disperazione, lo ha gettato in mare. Un uomo s'è tuffato in acqua sperando di recuperare il corpo del neonato, ma sarebbe annegato fra le onde. Anche la madre del piccolo è morta poche ore dopo aver gettato in acqua il suo bambino. La Procura di Agrigento apre una inchiesta.GUARDIA DI FINANZA+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

Sono 290 i migranti che con otto imbarcazioni sono arrivati, ieri sera, fra le 22 e mezzanotte, a Lampedusa. Diciotto, con un totale di 649 persone, gli approdi nell'arco delle 24 ore precedenti. Nella tarda serata di ieri non ci sono stati soltanto soccorsi in mare aperto, ma anche rintracci sulla terraferma: 51, tra cui una donna, sono stati bloccati infatti dai carabinieri sulla costa di Mare Morto. Sequestrato il natante di 8 metri, partito da Al Khoms (Libia), usato per la traversata. Sulle carrette, soccorse al largo, c'erano invece 19 persone (1 donna e 5 bambini), 38 (6 donne e 1 minore), 43 (9 donne e 4 minori), 46 (3 donne), 38 (8 donne), 8 e i 47 fra i quali i 4 sopravvissuti ad un ennesimo naufragio, ripescati dai 43 migranti che erano in viaggio verso Lampedusa. Tutti i 290 migranti hanno dichiarato di essere originari di Tunisa, Mali, Costa d'Avorio, Senegal, Guinea, Gambia, Burkina Faso e Camerun.

Il governo italiano consegna due navi alla guardia costiera libica

Per contrastare i traffici illegali di migranti, nell’ambito del progetto «Support to integrated Border and Migration Management in Lybia Sibmmil" dell’Unione Europea, sono state consegnate ieri presso l'Arsenale Militare di Messina due unità navali «Classe Currubia» alla delegazione tecnica della Guardia Costiera libica. Le due imbarcazioni, dopo le operazioni di refitting e rimessa in efficienza da parte delle maestranze dell’Agenzia Industrie Difesa, rientrano nell’intesa tecnica stipulata tra il Ministero dell’Interno -dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e l’Agenzia Industrie Difesa. La cerimonia di consegna delle imbarcazioni, preceduta dalla firma del verbale ufficiale, ha avuto luogo alla presenza dei rappresentanti della Direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento della Commissione Europea, della Direzione centrale dell’Immigrazione e Polizia delle Frontiere, delle commissione tecnica libica, dell’Agenzia Industrie Difesa e della Guardia di Finanza. Le motovedette consegnate alle autorità libiche nell’ambito del progetto europeo Sibmmil saranno al centro e di controllo delle frontiere, consentendo alla Guardia Costiera libica di supportare le operazioni europee di messa in sicurezza delle acque del Mediterraneo.

 

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia