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Incendi nel Trapanese, a Segesta le fiamme devastano il parco archeologico

Le contrade colpite sono Giacaudo, Conche, Mango Kaggera, Pispisa, Segesta, Rocche, Scorciagatto.

La Prefettura di Trapani ha attivato il Centro Cooridnamento Soccorsi per far fronte all’emergenza incendi scoppiati in provincia. I carabinieri, insieme a vigili del fuoco Aeronautica e altre forze di polizia sono impegnati per mettere in sicurezza i cittadini nelle aree interessate dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Calampiso, chiusa la A29 in entrambi i sensi per incendio all’altezza della galleria Segesta. Fiamme anche ad Erice. Nella zona del demanio San Matteo impegnati i carabinieri delle Stazioni di Erice, San Vito, Buseto Palizzolo e i carabinieri del Radiomobile di Trapani e Alcamo.

Sono incalcolabili i danni prodotti nella notte dal vasto incendio che ha praticamente mandato in fumo l'area del parco archeologico compreso il punto di ristoro e tutte le zone limitrofe, Pispisa, Mango, contrada Margana, Giacaudo, Conca, Scorciagatto. Sono queste alcune delle zone colpite dal devastante incendio che ieri era partito dalla galleria di Segesta e in pochi minuti si è propagato all'interno del parco archeologico e nelle contrade limitrofe. Il tempio dorico stanotte era avvolto dal fuoco. Inutile la corsa contro il tempo degli operai della forestale, protezione civile vigili del fuoco mezzi aerei. Nelle zone limitrofe a Segesta sono state evacuate strutture turistiche e abitazioni.

Le temperature altissime ieri e stanotte c'erano 50 gradi, e il vento di scirocco hanno annullato il lavoro di tutti. Calatafimi oggi deve fare i conti con un evento straordinario che ha completamente mandato in fumo dai 600 agli 800 ettari di bosco e macchia mediterranea. Oggi la zona di Segesta è un tizzone nero. Al momento su Segesta e sulle tenute Margana sta operando un canadaier per effettuare dei lanci. Il vento infatti si è spostato. I lanci di acqua vengono effettuate nelle zone più impervie dove gli operai della forestale che lavorano ininterrottamente da ieri non possono accedere. “Una vera tragedia – dice il sindaco di Calatafimi, Francesco Gruppuso – Quanto eravamo riusciti a salvare lo scorso anno in una notte è andato completamente distrutto. Siamo profondamente addolorati. Prego ed invito chiunque sappia qualcosa su questa mano criminale, di recarsi presso le sedi opportune per una denuncia circostanziata”.

"Chi ha parenti che possono dormire in quelle zone, li chiami per telefono e li svegli per evacuare». Si è affidato ai social il sindaco di Calatafimi-Segesta Francesco Gruppuso per diramare la notte scorsa il messaggio d’allerta dopo la decisione di evacuare le aree a ridosso del fuoco che avanzava in divese zone del comune del Trapanese. Le contrade colpite sono Giacaudo, Conche, Mango Kaggera, Pispisa, Segesta, Rocche, Scorciagatto. «Con la protezione civile siamo in giro in tutte le contrade - ha scritto il sindaco - non ci sono vigili del fuoco disponibili perché impegnati ovunque in tutta la provincia».

Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e 82° Csar dell’Aeronautica Militare la notte scorsa ha, inoltre, messo in sicurezza un gruppo di turisti rimasti intrappolati dalle fiamme che hanno devastato il Trapanese. Allertati dalla Capitaneria di porto di Trapani che stava evacuando via mare i villeggianti di Calampiso ma che aveva perso i contatti con un gruppo nella zona di Tonnara del Secco, a San Vito Lo Capo, i tecnici del Sass hanno raggiunto l’aeroporto militare di Trapani Birgi per essere imbarcati su un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar.

Raggiunta la zona dell’intervento, nonostante le altissime temperature e le fiamme che minacciavano di allargarsi, il velivolo ha sorvolato la costa in cerca del gruppo formato da 15 persone (5 uomini, 5 donne e 5 bambini). Li hanno indiviuati a qualche centinaio di metri dalla costa. A quel punto, vista la situazione di estremo pericolo che ne impediva il recupero, l’elicottero è atterrato in uno spiazzo libero. Sono sbarcati i due tecnici del Soccorso Alpino e un elisoccorritore dell’Aeronautica militare, hanno raggiunto i turisti, li hanno rifocillati e accompagnati a piedi fino alla costa, per essere messi in salvo dai mezzi della Capitaneria.

La Guardia Costiera di Trapani è, inoltre, intervenuta la notte scorsa per salvare ed evacuare 28 persone dalla spiaggia di fronte il villaggio turistico di Calampiso. La gente è stata costretta a rifugiarsi verso il mare dopo un incendio di grande dimensioni che ha interessato il complesso residenziale a San Vito Lo Capo. E' iniziato tutto alle 2:35 circa, quando un incendio fomentato dal vento di scirocco ha interessato il complesso turistico dove erano presenti solo i dipendenti della struttura ricettiva. Ricevuta la chiamata di soccorso la Capitaneria di Porto di Trapani ha disposto l’intervento da mare della motovedetta CP 877, per assicurare l’evacuazione delle persone, ed è partito un gommone dalla delegazione di spiaggia di San Vito Lo Capo per effettuare il trasbordo dei soggetti in difficoltà dalla spiaggia e dalla zona di mare di bassi fondali verso la motovedetta che, a causa del pescaggio, non poteva avvicinarsi oltre 100 metri dalla battigia per evitare d’incagliarsi. L'intervento del gommone però è stato impossibile a causa del forte vento e del mare mosso. Sono stati chiamati i proprietari di alcuni natanti privati che hanno preso le persone portandole sulla motovedetta, che alle 4.30 circa le ha sbarcate

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