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Emergenza incendi, in Sicilia la gara lumaca per le nuove autobotti

Ci sono voluti più di tre anni soltanto per portare al traguardo la gara d’appalto. Ma alla Regione siciliana delle 119 nuove autobotti che dovevano dare armi più appuntite ai forestali non c’è ancora traccia. Le prime 12, se non ci saranno altri intoppi, saranno disponibili solo nei primi giorni di agosto. Il grosso della fornitura arriverà invece da settembre in poi, quando il rischio di nuovi incendi si affievolirà per l’abbassamento delle temperature. Probabilmente l’eccezionalità dei roghi della settimana scorsa avrebbe reso insufficienti anche i mezzi di ultima generazione. E tuttavia la procedura che ha portato a non avere ancora questi mezzi fotografa l’impreparazione della Regione nel fronteggiare le emergenze.
La prima volta che l’allora giunta Musumeci pensa di ampliare il vecchio parco autobotti dei forestali risale al 2020. Ma fra riscritture del bando e caccia ai finanziamenti la gara viene realmente fatta solo l’anno dopo. Sul piatto l’assessorato all’Ambiente, allora guidato da Toto Cordaro, mette 25 milioni sufficienti ad acquistare 101 autobotti da mille litri, 12 da 4 mila litri, 4 da 8 mila e 2 da 10 mila.
Sulla gara sono piovuti dei ricorsi e malgrado il Tar per due volte non abbia concesso la sospensiva l’assessorato ha viaggiato a ritmo lento, lentissimo. «Il contratto con la ditta vincitrice è stato firmato il 29 dicembre scorso» ricorda adesso l’assessore Elena Pagana. Ma anche i successivi sette mesi non sono stati sufficienti a spedire le autobotti alla Regione: «Su questo ha influito la guerra in Ucraina e il fatto che la Regione abbia avuto il bilancio bloccato per qualche mese. Ma ora - segnala la Pagana - i primi 12 nuovi mezzi stanno per essere consegnati. Sono in corso i collaudi».

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