Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pnrr, la Sicilia subisce uno “scippo”. La Città metropolitana di Messina dovrà rinunciare a 273 milioni

La rimodulazione delle risorse, illustrata dal ministro Fitto, l’Isola perde 1,4 miliardi. La Città metropolitana di Messina dovrà rinunciare a 273 milioni. No di sindacati e sindaci

Non c’è solamente il miliardo di fondi europei che la Sicilia rischia di perdere mandandoli indietro perché non li spende. In ballo dalla rimodulazione del Pnrr illustrata dal ministro con la delega alla coesione, Raffaele Fitto, ci sono anche progetti che in Sicilia pesano per 1,4 miliardi di euro. Alcuni dei quali, come assicura il governo nazionale, saranno rifinanziati con fondi europei per gli altri ancora non si sa. Di questa cifra le città metropolitane di Catania, Palermo e Messina vedrebbero sfumare rispettivamente 369 milioni, 358 e 273 sullo Stretto. Mentre le cifre nere su bianco sul definanziamento si avranno dopo un incontro tra il governo nazionale e l’Ue, un dossier di Spi Cgil mette in riga la rimodulazione e fa i conti sulle conseguenze dei progetti per la Sicilia.
A livello nazionale si tratta di 9 misure per un ammontare totale di 15,9 miliardi di euro, sette delle quali riguardano anche la Sicilia per 1,4 miliardi. In particolare la Sicilia perde 116 milioni di euro per le aree interne e il potenziamento di per servizi e infrastrutture; 54,6 milioni (su 300 di taglio complessivo) per la valorizzazione dei beni confiscati; 8,1 milioni di euro in meno per le misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico; 306 milioni persi per gli interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, 27,8 milioni per la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano; gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale perdono 417 milioni di euro; 513 milioni gli investimenti in meno per i piani urbani integrati (185 a Catania, 196 a Palermo, 132 a Messina).
«È definanziata tutta la materia della rigenerazione urbana e dei Programmi Urbani Integrati (in Sicilia valgono da soli quasi un miliardo di euro), la infrastrutturazione sociale delle aree interne e la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità mafiosa», commenta Alfio Mannino, segretario generale della Cgil. «Per non farci mancare nulla è tagliato il finanziamento dedicato alla forestazione urbana che in Sicilia riguarda le tre aree metropolitane. Crediamo siano sufficienti queste poche righe per avere la cifra dell’attenzione al sociale che questo governo esprime».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia