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Matteo Messina Denaro ricoverato all'Aquila: è in Rianimazione dopo l'intervento all'intestino. L'avvocato: "Malattia incompatibile col 41 bis"

Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro è stato operato nel pomeriggio di ieri e, poi trasferito nel reparto di Rianimazione, luogo nel quale dovrebbe restare per alcuni giorni. Difficile stabilire se il detenuto ristretto al regime del 41bis venga poi trasferito nella cella ospedaliera dell’ospedale dell’Aquila, oppure riportato direttamente nel carcere di massima sicurezza di Preturo (in cui sono ospitati circa 120 mafiosi ristretti al 41bis) che dista sette chilometri circa dallo stesso nosocomio.

Il ricovero d’urgenza di Messina Denaro per un blocco intestinale è avvenuto a poche ore di distanza dall’appello lanciato dai suoi avvocati di fiducia Lorenza Guttadauro (nipote del boss) e da Alessandro Cerella di Vasto (Chieti) sull'aggravamento del quadro clinico del detenuto che si alimenta solo con integratori e succhi di frutta, circostanza che li porterà a presentare nei prossimi giorni al Tribunale della Libertà, una istanza di sospensione della misura cautelare con quella del ricovero in ospedale dove poter ricevere una migliore assistenza.

I legali: "Incompatibile col 41bis"

«Matteo Messina Denaro oramai è completamente incompatibile con il regime carcerario soprattutto in quello più duro del 41bis, deve essere immediatamente ricoverato». Lo dichiara all’AGI l’avvocato abruzzese (di Vasto, in provincia di Chieti), Alessandro Cerella, che dal 25 giugno scorso affianca l’avvocata Lorenza Guttadauro nella difesa del boss mafioso. I due legali presenteranno al tribunale della Libertà dell’Aquila un’istanza di ricovero urgente all’ospedale dell’Aquila, luogo nel quale il detenuto in regime di 41bis ha già subito un intervento chirurgico urologico il 27 giugno scorso, con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine attorno al presidio. Secondo il legale, le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro si sono aggravate nelle ultime settimane, tanto che il detenuto - riferisce Cerella - è costretto ad alimentarsi soltanto con succhi di frutta ed altri integratori. «Sul punto - ha aggiunto il legale - voglio evidenziare il lavoro straordinario, encomiabile che lo staff diretto dal professore Mutti porta avanti fin dal primo momento che ha preso in cura il mio cliente». Il quadro clinico aggravato sta portando il boss di Castelvetrano a continui ricoveri 'lampo' all’ospedale dell’Aquila, l’ultimo la settimana scorsa.

Il boss, condannato all’ergastolo per le stragi del 1992-1993, è detenuto all’Aquila dal 16 gennaio scorso, dopo essere stato arrestato a Palermo dai carabinieri del Ros. Proprio la sua malattia ha portato gli investigatori e i magistrati sulle sue tracce. In un pizzino ritrovato il 6 dicembre a casa della sorella Rosalia è stato trovato un diario clinico del latitante, con le operazioni subite, gli esami e i cicli di chemioterapia.

Nel carcere dell’Aquila, Matteo Messina Denaro è seguito da uno staff medico che, in vista del trasferimento, hanno realizzato una sala ad hoc vicino la cella, dove effettuare le terapie chemioterapiche. Proprio com'era avvenuto con Bernardo Provenzano, l’altro storico capomafia, che nell’ultimo periodo della sua vita venne ricoverato in una struttura carceraria dell’ospedale di Parma. Subito dopo il trasferimento di Denaro nel supercarcere dell’Aquila, il boss trapanese ha incontrato la figlia e le sorelle.

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