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Imprese e Innovazione: la Sicilia tra le regioni con più alto numero di nuove start-up

A confronto rappresentanti di Unicredit, Mastercard, Fire, Scalapay e Nexi

Calabria, è boom di start up

La Sicilia è uno dei più grandi promotori di start up innovative, ce ne sono circa 700 sparse in tutto il territorio dell’isola, inoltre molte delle idee che sono alla base di altre imprese emergenti italiane arrivano proprio da siciliani. «Le start-up sono giovani e tanto più alimentiamo questo tipo di realtà tanta più impresa creiamo nel territorio siciliano», dice Riccardo Del Bianco di Unicredit uno dei partecipanti ad una tavola rotonda sui temi dell’innovazione. A discutere con Del Bianco sulle sfide e le opportunità nel mondo del “banking”, come queste vengono utilizzare per l’innovazione, anche Maria Ameli di Banca Generali e Alberto Bommarito di Fire. Del Bianco spiega che Unicredit è uno dei più grandi promotori di start- up, attraverso il progetto Unicredit Start Lab, le seleziona e le accelera fino alla loro implementazione. «È un progetto che va avanti da oltre 10 anni e per noi è un fiore all’occhiello perché siamo un riferimento nel mondo dell’innovazione, è una grandissima opportunità. In Sicilia ci sono quasi 500mila imprese attive, 700 sono start-up innovative, un numero che cresce di anno in anno c’è una sorta di rigenerazione del tessuto industriale siciliano, un altro dei nostri obiettivi è collaborare con le istituzioni, per esempio l’Università, per far capire ai giovani che non è necessario scappare dalla Sicilia per lavorare». Fondamentali sono infatti i metodi ibridi di lavoro e lo smartworking che permette di lavorare ovunque. Per innovare, però, il punto fondamentale è la conoscenza, il possesso e la gestione dei dati di spesa, per conoscere la domanda e pianificare strategie, per agire in anticipo. Su come questi dati possono creare opportunità si sono soffermati a lungo gli interventi dei vari speaker nell’ambito degli appuntamenti del “Sud Innovation Summit”, in particolare Saverio Mucci di Mastercard ha spiegato come può l’analisi dei flussi turistici e di spesa aiutare le amministrazioni pubbliche a indirizzare la domanda. Attraverso la scorporazione di dati per categorie merceologiche, flussi turistici ed altro si analizza l’impatto economico che un determinato evento ha avuto sul territorio , per esempio una fiera, un evento sportivo, una campagna commerciale o turistica in modo da vedere l’effetto economico che ha avuto, cosi da dare a chi organizza quegli eventi la possibilità di valutare se va ripetuto o meno. Sui metodi di pagamento innovativi interessante anche la testimonianza di Raffaele Terrone di Scalapay, un metodo di pagamento rateale ma a tasso zero. Ha parlato degli inizi in un piccolo comune italiano con un budget ridotto mentre adesso è un’azienda dai grandi numeri: «Bisogna agire localmente e pensare globalmente se si vuole si può fare qualcosa di importante anche qui a Messina”. Ha investito al Sud anche Nexi, azienda che si occupa di carte di credito, servizi agli esercenti, aziende e banche raccontata da Alex Bove. Innovazione e digitale riguardano anche il mondo dei metodi didattici, a parlarne Fabio Guida di Multiversity.

 

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