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Lampedusa, proseguono gli sbarchi: nell'hotspot 2mila migranti. Meloni e Von der Leyen insieme sull'isola. La premier: "Stiamo facendo il possibile, Ue disponibile"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sono arrivate a Lampedusa. Ad accogliere Meloni e von der Leyen nell’isola il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani e il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Presenti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson.

Altri sbarchi sull'isola, quasi 2mila all'hotspot

Altri 144 i migranti, 69 dei quali sbarcati direttamente a Cala Croce, sono approdati, a partire dalla mezzanotte, a Lampedusa dove ieri ci sono stati 23 approdi con oltre mille profughi. Durante la notte, gli ultimi ad essere rintracciati dai carabinieri sono stati i 69 (tra cui 4 donne) egiziani, siriani e sudanesi che hanno riferito di essere salpati da Zawia, in Libia, pagando 4mila dollari a testa. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, alle 7, c'erano 1.950 ospiti. Per la mattinata, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 640 migranti con la nave dedicata «Veronese» che farà rotta verso Catania.

Meloni a Lampedusa, "Ce la stiamo mettendo tutta"

La premier Giorgia Meloni, appena arrivata a Lampedusa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha rassicurato un gruppo di isolani sulla volontà del governo di aiutarli ad affrontare l’emergenza in corso. «Ce la stiamo mettendo tutta, come sempre io ci metto la faccia», ha affermato cercando di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio con a bordo anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot. Le decine di manifestanti minacciavano di non liberare la carreggiata senza un colloquio con le autorità. Sono scesi dalle auto anche von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dopo qualche momento di tensione e il colloquio, i cittadini hanno ringraziato le autorità e sgomberato la strada.

La missione Sophia

«Per quanto riguarda la missione navale, continuo a dire quello che ho sempre detto: l’unico modo serio per affrontare questa vicenda è da una parte aiutare le autorità del Nord Africa a gestire il flusso di chi parte, e sono iniziative che vanno fatte in accordo con le autorità nordafricane», ha proseguito la premier. «In passato sono state fatte delle missioni navali europee che hanno avuto il limite di rappresentare più un pull factor, un elemento di spinta per flussi migratori piuttosto che di blocco - ha aggiunto -. Però io credo che occorra ripartire dalla seconda e terza parte missione Sophia, che non fu mai realizzata perché nella prima parte si rivelò una sorta di pull factor. Quello, secondo me è il tratto dal quale bisognerebbe partire».

Il piano dell'Ue

Possibili nuove missioni navali, rimpatri più veloci e corridoi umanitari per l’immigrazione legale: questi tra i punti principali del piano d’azione presentato oggi da Ursula von der Leyen per essere al fianco dell’Italia nel combattere l’emergenza migranti.

Cri: "Nessuna nostra tendopoli a Lampedusa"

In una nota la Croce Rossa Italiana sottolinea che, "contrariamente ad alcune notizie di stampa , non sta allestendo nessuna tendopoli a Lampedusa". E "non è nei programmi" suoi "l'attivazione di tendopoli su un'isola che continua a vedere un grande spirito di collaborazione tra la Cri e la comunità locale, verso la quale la Croce Rossa sta mettendo a disposizione anche dei servizi". La Cri ricorda che l'unico centro che gestisce sull'isola, è l'hotspot di Contrada Imbriacola, "all'interno del quale stamattina ci sono circa 1.500 persone e sono previsti trasferimenti in giornata".

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