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Migranti, caos a Lampedusa e Porto Empedocle: stop ai trasferimenti. Francia e Germania in supporto all'Italia

Nessun trasferimento di migranti da Lampedusa è stato previsto per la mattinata dalla prefettura di Agrigento. All’hotspot di contrada Imbriacola, almeno per il momento, resteranno quindi 1.104 ospiti. Il momentaneo stop agli spostamenti con il traghetto di linea è dovuto al fatto che nelle tensostrutture di Porto Empedocle ci sono 1.200 migranti, oltre ai circa 100 che si sono arbitrariamente allontanati dalla struttura e che vengono ricercati.

Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, che arriva oggi in Italia, ha assicurato che vuole aiutare il governo a controllare la frontiera per evitare che una valanga di immigrati arrivi sull'isola di Lampedusa e lo aiuterà a espellere rapidamente i migranti senza documenti. In un’intervista radiotelevisiva su Europe 1 e CNews, Darmanin ha insistito sul fatto che si tratta di attuare l’accordo europeo sull'immigrazione del giugno scorso, che prevede un’azione comune per ridurre l’afflusso di migranti dalla sponda Sud del Mediterraneo ed esaminare le richieste di asilo di chi nonostante tutto raggiunge l’Europa alla frontiera. Darmanin ha ribadito l’idea che la Francia «aiuterà l’Italia a controllare la sua frontiera per impedire l’arrivo di persone», da un lato, e a trattenere coloro che entrano clandestinamente mentre la loro posizione viene esaminata, per verificare se hanno il diritto all’asilo. Quando ciò non avviene, ha aggiunto, l’obiettivo è «espellerli rapidamente nei loro Paesi». «Li accoglieremo solo se rispetteranno le norme sull'asilo, se saranno perseguitati. Ma se si tratta semplicemente di immigrazione irregolare, la Francia non può accoglierli, e nemmeno altri Paesi», ha sottolineato il ministro quando gli è stato chiesto delle persone arrivate negli ultimi giorni a Lampedusa. In particolare, ha indicato che degli 8mila/9mila arrivati nell’isola italiana, «molti» non subiscono persecuzioni politiche e quindi dovrebbero essere espulsi. «Dobbiamo espellere nei loro Paesi coloro che non hanno nulla da fare in Europa», ha insistito dopo aver avvertito che «la Francia è molto ferma» su questo tema. Darmanin ha anche spiegato il sostegno che ora mostra al governo della premier Giorgia Meloni, governo con il quale ha avuto numerosi attriti in nome degli interessi francesi, ricordando che molti dei migranti che arrivano dal Nord Africa attraverso l’Italia, poi tentano di passare in Francia. Il ministro francese ha poi colto l’occasione per attaccare l’estrema destra francese, che ha accusato di mancanza di patriottismo per non aver voluto votare al Parlamento europeo a favore dell’accordo raggiunto tra i Paesi membri. La ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser ha detto di appoggiare la proposta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di espandere la sorveglianza area e navale dei confini esterni dell’Ue. «Non possiamo fare altro, altrimenti non avremo in pugno la situazione migratoria», ha detto la ministra parlando ieri nel tardo pomeriggio sul primo canale pubblico Ard e rispondendo alla domanda se anche lei vorrebbe una simile espansione della sorveglianza, che è uno dei dieci punti del Piano d’azione Ue presentato ieri.

Circa la visita di von der Leyen sull'isola siciliana, parlando al programma di approfondimento «Bericht aus Berlin», Faeser ha detto che «a Lampedusa attualmente c'è una situazione molto difficile. Per questo ieri», sabato, «ho parlato al telefono con il mio collega italiano insieme con i miei colleghi ministri di Francia e Spagna». «Cammineremo insieme per avviare un piano di azione comune per, da un lato, sostenere l’Italia a livello umanitario e, dall’altro, vedere come si ottiene più controllo» sulla situazione, ha detto la ministra aggiungendo: «Pertanto ritengo che la strada giusta sia cercare la soluzione insieme a questi Paesi e alla Commissione» europea. Prenderà il via oggi, dopo i vari sit in organizzati nei giorni scorsi, l’assemblea permanente in piazza Della Libertà a Lampedusa. Ad organizzarla sono gli isolani che negli ultimi giorni hanno protestato per scongiurare la creazione di una tendopoli all’ex base Loran.

«La priorità sarà data ad azioni e manifestazioni che blocchino la realizzazione di qualsiasi struttura legata alla gestione del traffico di esseri umani e alla militarizzazione -dicono gli organizzatori - . L’obiettivo dell’assemblea permanente è creare un documento unico e condiviso su sanità, scuola e cultura, spazi e servizi per bambini e anziani, lavoro, pesca, turismo, edilizia, trasporti, gestione della nettezza urbana. Oggi la discussione sarà incentrata sul metodo con cui si realizzerà l’assemblea, un metodo che possa garantire a tutti di esprimersi. Il documento verrà poi inviato a tutte le autorità, a tutte le segreterie di partito, alle autorità religiose e militari e alla stampa».

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