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Dispersione scolastica: il disagio che svuota le classi. In Sicilia lieve miglioramento: i dati USR presentati a Didacta

Coinvolti 2535 plessi con i dati raccolti dai 38 Osservatori, che costituiscono la struttura operativa regionale per rilevare le criticità e attivare le azioni di contrasto

Disagi socioeconomico-culturali, problemi di integrazione collegati al fenomeno migratorio, disagi psico-emotivi e situazioni critiche familiari che interferiscono con la serenità di ragazze e ragazzi. Ecco le cause della dispersione scolastica che in Sicilia, come in tutto il Sud Italia, determinano percentuali allarmanti di spopolamento delle classi e originano ampie sacche di dilagante impoverimento culturale.

La speranza di invertire il trend è interamente affidata alle azioni strategiche poste in essere dai soggetti istituzionali, per restituire entusiasmo e responsabilità alle famiglie, cui è demandato prioritariamente non solo il dovere - che è anche un diritto - di adempiere all'obbligo scolastico dei minori, ma di andare anche oltre, garantendo la prosecuzione dell'istruzione necessaria per acquisire le competenze indispensabili all'accesso al mondo del lavoro e alla piena affermazione individuale e sociale di ciascuno.

Ma è più di una speranza quella che timidamente si affaccia in Sicilia, dove si registra un lieve miglioramento: l’indice globale scende dal 4,55 al 4,14 come emerge dal monitoraggio condotto dall’Ufficio scolastico Regionale nei tre ordini di scuola (primaria e secondaria di primo e secondo grado) confrontando gli ultimi due anni scolastici e interessando 2.535 plessi con 563.781 studenti. Un lavoro certosino, condotto nella certezza che per agire efficacemente occorre conoscere esattamente i numeri: ed è un impegno, quello contro la dispersione, in cima alla lista del direttore generale Giuseppe Pierro, che ad un anno dal suo insediamento ha fatto di questo percorso una missione prioritaria. I dati sono stati diffusi nell’ambito della seconda edizione siciliana di Didacta Italia a Misterbianco, durante la conferenza dei servizi che, tra la mattina e il pomeriggio, ha coinvolto tutti i 765 dirigenti scolastici siciliani e gli otto dirigenti degli Ambiti territoriali.

“L’indagine è limitata al campo di osservazione dell’USR – chiarisce Pierro – , cioè sia al primo e secondo ciclo di istruzione. Sebbene ciò che emerge è un segnale dell’efficacia delle numerose azioni di contrasto alla dispersione scolastica poste in essere dalle istituzioni scolastiche, anche in collaborazione con Enti del Terzo Settore e altre istituzioni coinvolte, comprese le Procure per i minorenni, Comuni e Forze dell’Ordine, rimane tuttavia preoccupante il fenomeno nel suo complesso così come misurato da altri indicatori europei (ELET di Eurostat e NEET di Istat) così come anche quello della povertà educativa strettamente connessa ai territori economicamente e socialmente più svantaggiati”.

I numeri del report USR

Da un confronto tra gli anni scolastici 2021-22 e 2022-23, si rileva in calo l’indice di dispersione scolastica globale (IDSG) che in Sicilia passa dal 4,55 al 4,14. Una leggera diminuzione del fenomeno si registra sia nelle scuole secondarie di primo grado (medie) sia nelle superiori. Stazionario il dato nella scuola primaria.

In particolare, nella scuola secondaria di primo grado l’IDSG è passato dal 2,72 nell’anno scolastico 2021-22 al 2,26 dello scorso anno con 3.145 casi di dispersione scolastica su un totale di 138.881 iscritti. Negli istituti superiori sono 19.170 i casi segnalati su un totale di 218.355 iscritti, con una percentuale del 8,78 contro il 10,7 dell’anno scolastico 2021-22.

Nella scuola primaria sono 1004 i casi ne rilevati su un totale di 206.545 iscritti, con un indice globale dello 0,49 contro lo 0,48. Entrando più nel particolare, tra le province siciliane, il dato più alto si registra a Siracusa con l’1,11 di indice globale nella scuola primaria contro lo 0,27 di Caltanissetta. Nella scuola secondaria di primo grado (medie) si è rilevato nella provincia di Agrigento l’indice di dispersione globale più alto: 3,49 contro l’1,09 della provincia di Messina. Nella scuola secondaria di secondo grado (superiori), il dato più alto è stato rilevato nella provincia di Trapani, 10,47, contro il 6,53 di Messina.

Da luglio 2023, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha avviato l’annuale monitoraggio sulla dispersione scolastica esplicita riferita all’anno scolastico 2022-23. L’unità di riferimento ai fini del monitoraggio è stato il singolo plesso scolastico. Dal numero complessivo di plessi esaminati per ciascuno dei tre ordini, sono stati esclusi quelli che attengono alle sezioni carcerarie, ospedaliere e serali, nonché le scuole paritarie private e comunali, C.I.P.I.A (scuole per adulti), agli Istituti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), ottenendo, quindi, un numero di plessi di scuola primaria pari a 1372, di scuola secondaria di primo grado pari a 640 e di scuola secondaria di secondo grado pari a 523.

Il monitoraggio ha raggiunto per tutte le istituzioni scolastiche la partecipazione del cento per cento dei plessi coinvolti. Sulla base dei dati rilevati è stato calcolato un indicatore sintetico denominato Indice di Dispersione Scolastica Globale (IDSG) tenendo conto di cinque fenomeni: evasione, abbandono, non assolvimento dell’obbligo di istruzione, non convalida dell’anno scolastico per numero di assenze, non ammissione all’anno successivo per gravi carenze. Inoltre, il monitoraggio ha preso in considerazione i dati di dispersione relativi a studenti con cittadinanza non italiana. Per la rilevazione, l’analisi e il contrasto delle fenomenologie della dispersione scolastica, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia si avvale di una organizzazione consolidata sul territorio. I 38 Osservatori creati nella regione costituiscono la struttura operativa che consente di rilevare il fenomeno, programmare e organizzare gli interventi e verificare le azioni intraprese. Agli Osservatori sono assegnati 49 operatori psicopedagogici territoriali (OPT) con specifiche competenze: proprio grazie all'attività di verifica degli Osservatori è stato possibile individuare le cause dell'abbandono scolastico.

I progetti della Regione

Sempre a Didacta sono stati presentati dall'assessore Mimmo Turano i programmi e le risorse messe in campo dalla Regione contro la dispersione scolastica e per il potenziamento tecnologico. Per il tempo prolungato e l'allestimento di laboratori sono stati finanziati nell'anno scolastico 21-22 96 progetti per 5,5 milioni di euro; per il 22-23 66 progetti per 3,7 milioni; per il 23-24 55 scuole con 3,1 milioni; è stato inoltre avviato un "Piano regionale strategico 2023-2025 per il contrasto alla povertà educativa, la riduzione della dispersione scolasfica e la qualificazione e internazionalizzazione del Sistema scolastico siciliano". Finanziate anche attività di contrasto al bullismo e cyberbullismo, con 1,8 milioni erogati a nove istituzioni scolastiche-Centri territoriali di supporto. Per il rafforzameno delle competenze Stem è stato diramato un avviso rivolto alle scuole superiori, con lo stanziamento di 6,4 milioni. Alle scuole dell'infanzia pubbliche e private e a enti del terzo settore è invece destinato l'avviso che stanzia ben 12,8 milioni per rafforzare l'integrazione e l'inclusione nella fascia 3-6 anni. Di prossima pubblicazione gli avvisi inerenti: il progetto "Scuole aperte - laboratori di crescita"; i progetti pilota per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale a supporto dell'apprendimento; l'iniziativa "Arte. Di ogni genere" per la promozione di interventi educativi afferenti i valori della legalità e in particolare del rispetto per le donne e delle differenze di genere, per ristabilire corrette dinamiche relazionali, con la produzione di elaborati da presentare nel corso di eventi dedicati.

Sabato la chiusura di Didacta Sicilia

Si chiude sabato 14 ottobre la seconda edizione siciliana di DIDACTA ITALIA, che in questi primi due giorni di fiera ha fatto registrare un boom di presenze fra insegnanti, dirigenti scolastici, educatori, studenti e imprenditori arrivati da tutto il Sud Italia, a caccia delle ultime novità nel campo formativo e tecnologico. Sabato alle ore 9.30 nella Main Hall la Lezione di fisica con Vincenzo Schettini ambassador di Didacta (@lafisicachecipiace), alla quale seguirà, nella stessa sala, la Premiazione delle eccellenze che si sono distinte in Italia e in Europa da parte dell’assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, Mimmo Turano.

Raccontare l’uguaglianza in classe, è il seminario che inizia alle 11.30 nel quale Anna Paola Concia, coordinatrice del Comitato organizzatore di Didacta Italia, si confronterà con Marco Palillo dell’Università di Greenwich (Londra) e Emiliana Di Blasio (advisor rettore Diversità e Inclusione Università Luiss – Guido Carli) sugli strumenti, metodi e best-practices internazionali a disposizione per costruire una scuola aperta alle differenze, in grado di favorire l’inclusione e il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni studente. Sempre alle 11.30 si apre il convegno su “L’orientamento scolastico per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica: il Piano nazionale formazione tutor”. La fiera si concluderà con la proiezione, alle ore 16,00 nella Main Hall del lungometraggio “Educazione fisica”, diretto da Stefano Cipani, prodotto da Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, tratto dall’opera teatrale La Palestra di Giorgio Scianna e scritto per lo schermo dai fratelli D’Innocenzo, che affronta il tema della violenza subita da una studentessa.

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