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“Messina Denaro con il Covid quando è stato arrestato”, la rivelazione del comandante dei Ros

Quando è stato arrestato, Matteo Messina Denaro aveva il Covid. Lo ha rivelato il comandante del Ros Pasquale Angelosanto nel corso dell’incontro all’ospedale San Camillo di Roma in cui è stato ricostruito il contributo che il sistema sanitario nazionale ha fornito per la cattura del boss.
«Il boss era risultato negativo al Covid al tampone fatto in ospedale ma positivo a quello fatto prima di entrare in carcere" ha detto Angelosanto che poi ha raccontato i passaggi - molti dei quali già emersi - che hanno portato alla cattura. Fondamentali sono stati gli appunti sulle condizioni di salute di un presunto Mister X trovate a casa della sorella Rosalia durante un’operazione per posizionare le microspie. Appunti che erano all’interno della gamba cava di una sedia. «Un diario clinico con le date dei ricoveri e le operazioni - ha detto Angelosanto - il dimagrimento, i cicli di chemioterapia».
A quel punto gli investigatori hanno ipotizzato che potesse trattarsi di informazioni su Matteo Messina Denaro e si sono quindi rivolti al ministero della Salute. Incrociando le informazioni cliniche, hanno trovato che un solo codice paziente aveva tutte le caratteristiche richieste. «Si chiamava Andrea Bonafede e aveva la stessa età, più o meno, di Messina Denaro», ha detto il comandante del Ros. «Quando però Andrea Bonafede era sotto i ferri per il Servizio sanitario nazionale, per noi, viste anche le immagini delle telecamere, era in giro in autovettura o al cellulare». Poi gli agenti scoprono l'appuntamento alla clinica La Maddalena per il 16 gennaio. E lì intervengono.

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