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Ma davvero si vive così male in Sicilia?

Ragusa è la prima delle nove “sorelle”. Sul tracollo di Messina pesano soprattutto i dati economici Catania ultima per l’Ambiente. Palermo non fa passi avanti né indietro. Caltanissetta la cenerentola

La domanda del nostro titolo apre e chiude questa analisi sui dati contenuti nel Report 2023 della Qualità della vita, redatto da Italia Oggi e ItalCommunications, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma. Ma davvero si vive così male in Sicilia?
La classifica nazionale risponde in modo affermativo: sì, è vero, nelle nostre province si vive male, malissimo, al punto che nelle ultime otto posizioni – su un totale di 107 – sei sono siciliane, con Enna centesima, Siracusa centoduesima, Catania in posizione 103, Agrigento 104, Messina 105, Caltanissetta 107. Dietro c’è solo Crotone.

Palermo conferma la “performance”, in verità neppure questa invidiabile, del 2022, mantenendosi al 98esimo posto, poco più su c’è Trapani. E Ragusa può fregiarsi del titolo di migliore provincia della Sicilia, ma è pur sempre dietro altre 87, di fatto tutte quelle del Centro-Nord, con qualche eccezione meridionale (le lucane Matera e Potenza).
L’insieme di dimensioni, sottodimensioni e indicatori è un sofisticato meccanismo, elaborato da tecnici ed esperti, che però, in molti suoi aspetti, appare quasi incomprensibile, in ogni caso difficile da interpretare in maniera compiuta. Basta un dato molto negativo su un singolo aspetto – ad esempio, i furti in abitazione – per far scendere di punteggio la provincia interessata. Così avviene che qualcuna in un solo anno guadagna o perde anche 20 o 30 o 40 posizioni. In ogni caso, da quando esistono queste graduatorie, ci sono quasi sempre le stesse città (e relative province) che comandano e si alternano, ora al primo ora al quarto posto, come Bolzano e Trento. Come Milano e Bologna. Come Parma e Siena. Come Aosta e Pordenone. Come Belluno e Treviso. Insomma, il destino è segnato, il Sud, e Calabria e Sicilia in particolare, sono condannate alla zona retrocessione.

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