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Emergenze pediatriche in Sicilia, rafforzare le terapie intensive e garantire uniformità nelle cure

L'allarme e le strategie nel congresso interregionale Simeup a Messina, con il dialogo e il "patto" operativo tra le istituzioni e chi opera in prima linea. Il dg Iacolino incontra le aziende del territorio per "sbloccare" i progetti in corso

Un patto tra le istituzioni e chi opera in prima linea, per raggiungere i risultati migliori in un campo, come quello della tutela della salute in particolare dei più piccoli, che non ammette disparità e esige efficienza e efficacia: è quello suggellato nel corso del convegno, promosso da Simeup Sicilia (Società di emergenza-urgenza pediatrica) presieduta da Alessandro Arco, tenutosi tra il Policlinico universitario e il museo regionale. E qui, a conclusione, dopo gli interventi delle autorità istituzionali e dei vertici delle società scientifiche, il dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Salvatore Iacolino, ha ribadito la volontà dell’amministrazione regionale di dialogare con le parti per migliorare i risultati e garantire una sanità adeguata ai bisogni - anche quelli di bambine e bambini - ingenerando importanti aspettative cui dare ora seguito concreto.

L'incontro del dg Iacolino con il management

Tanti i passaggi nevralgici toccati da Iacolino, che in mattinata aveva incontrato i vertici e i responsabili tecnici delle aziende sanitarie e ospedaliere tra Milazzo e il capoluogo, per definire il completamento dei progetti per la realizzazione dei posti letto della rete di emergenza-urgenza. Evidenziato, in particolare, il nuovo impulso nel dialogo con l’Ateneo di Messina e con la rettrice Giovanna Spatari. Iacolino ha ripreso quanto affermato dal presidente Renato Schifani sull’abbattimento delle liste d’attesa anche grazie ad una offerta integrata tra strutture pubbliche e private, ribadendo l’impegno per la revisione della rete ospedaliera e per una sanità di prossimità. «Lavoreremo per la cardiochirurgia pediatrica di Taormina, affinché le due realtà possano coesistere», ha rimarcato, riferendosi all’analoga struttura prevista a Palermo e sottolineando «l’importanza di predisporre investimenti per disporre di maggiori posti letto di terapia semintensiva neonatale e pediatrica, anche attraverso le risorse dedicate dai governi nazionale e regionale», toccando il nervo scoperto, messo in evidenza nel corso dell’intensa giornata. E tanti sono i fronti drammatici della sanità regionale, dalle strutture al personale, dalle risorse ai sistemi di rete che mancano.

La promessa d'impegno delle istituzioni

L’impegno delle istituzioni è stato ribadito dal presidente dell'Ars Gaetano Galvagno ("Non possiamo più posticipare la questione del divario sanitario tra nord e sud. La Simeup è qui oggi per ricordarci che non c'è tempo e il nostro ruolo è rispondere alle necessità dei territori e tanto più se si tratta di bambini") mentre sull’attenzione del governo regionale ha garantito l’assessora al Turismo, Elvira Amata, portando ai partecipanti i saluti del presidente Schifani e evidenziando come anche una buona offerta sanitaria sia legata alle politiche turistiche: "Abbiamo l'obbligo di trovare le soluzioni. Il turismo e la sanità sono due facce della stessa medaglia, poiché il turista che pianifica un viaggio nella nostra isola, lo fa anche in tenendon in considerazione l'offerta sanitaria".

Il presidente della commissione Sanità dell’Ars, Giuseppe Laccoto, si è invece soffermato sulla grave carenza di pediatri per fattori economici e la fuga degli stessi nelle strutture private: "Occorre guardare alla medicina del domani. Dopo lo screening sulle strutture neonatali da noi portato avanti, abbiamo garantito a breve sulla nomina dei direttori generali, per le pianificazioni a breve, medio e lungo termine". La rettrice dell'Università di Messina, Giovanna Spatari, ha parlato dell'importanza della formazione di nuovi specialisti dell'emergenza, in cui si inquadra il quinto master in Terapia intensiva e subintensiva pediatrica che prenderà il via nei prossimi giorni, sottolineando il valore della scuola di specializzazione pediatrica peloritana. Tra i presenti, il direttore sanitario dell'Aou Policlinico di Messina, Giuseppe Murolo, il direttore del Dipartimento assistenziale Materno infantile, prof. Carmelo Romeo, e i membri siciliani della Simeup, impegnati nelle commissioni nazionali, Francesco De Luca di Messina e Francesca D’Aiuto di Palermo.

La rete dell'emergenza pediatrica è.... in emergenza

A sottolineare l’emergenza quotidiana in cui opera la rete del soccorso pediatrico è stata la professoressa Eloisa Gitto, direttrice del Dipartimento assistenziale Emergenze Tempo Dipendenti dell’Aou e della Scuola di Specializzazione, evidenziando l’assenza di codici specifici per le prestazioni pediatriche (il cui range dovrebbe andare da 0 a 18 anni) e la drammatica carenza di posti letto di Terapia intensiva neonatale e pediatrica , con pericolose “commistioni” nei reparti per adulti che non consentono un'assistenza adeguata alle esigenze di pazienti più piccoli.

Le letture magistrali di Zampogna e Corsello

Il gap tra Nord e Sud è stato dimostrato con numeri alla mano, dalla presidente nazionale di Simeup Stefania Zampogna: «La mappatura di 254 pediatrie italiane ci dice che la forbice è molto alta. La Sicilia ad esempio non si è ancora adeguata al nuovo triage numerico dei pronto soccorso pediatrici. Questo contribuisce ad allungare i tempi di attesa e rende inappropriata l'accoglienza affidata ad infermieri che non hanno una formazione pediatrica». I bisogni di salute del bambino sono stati al centro della lettura magistrale tenuta dal professore Giovanni Corsello, ordinario di pediatria all’Università di Palermo e decano della scuola pediatrica siciliana, già presidente della Società nazionale: "Il ruolo del pediatra è molto più ampio di quanto si pensa, perché deve promuovere il benessere del bambino fino a quando diventa adulto e non solo la tutela della sua salute", ha affermato ribadendo l’impegno nel ridurre le disuguaglianze territoriali e rendere l’assistenza pediatrica sempre più omogenea.

Puntare sulle nuove tecnologie

Intensa quindi l’azione di stimolo - anche sull'impiego delle nuove tecnologie e della telemedicina - che Simeup Sicilia avrà verso interlocutori regionali e nazionali, puntando sulla sanità territoriale al fianco di quella ospedaliera e senza dimenticare le realtà periferiche, "quelle dei piccoli comuni dove non ci sono pronto soccorso pediatrici e ancora meno terapie intensive e semi-intensive e persino gli ambulatori di pediatria via via scompaiono", come ha evidenziato Arco nella tavola rotonda moderata dalla vicecaposervizio della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa.

La sinergia tra le comunità scientifiche

Le basi di una rinnovata alleanza istituzionale sono state condivise dalla Simeup con i presidenti regionali delle altre società scientifiche: Domenico Cipolla per la Sip (Società italiana di Pediatria), Raffaele Falsaperla della Sin (Società italiana di Neonatologia), Carnevale Guerino di Sit (Società italiana di Telemedicina), presenti anche Tito Barbagiovanni della Federazione italiana medici pediatri e Martino Ruggieri delegato della Consulta nazionale delle società affiliate.

Un viaggio tra i tesori del MuMe

La giornata si è conclusa con un momento di "cura dell'anima", come lo ha definito il direttore Orazio Micali: la visita ai tesori del Museo regionale, tra i capolavori di Antonello, Caravaggio e Montorsoli, guidata dallo stesso Micali, che ha ricevuto i complimenti dell’assessora Amata per l’impegno nel rilancio della struttura e ha accolto le autorità e le delegazioni siciliane, calabresi e campane.

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