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Strage in famiglia ad Altavilla, la ragazza ammette i tre delitti: nessun ravvedimento

Non ha sconfessato quanto raccontato la prima volta alla procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna. Nel corso di un interrogatorio durato sei ore e svoltosi a Roma nell’istituto dove si trova rinchiusa non ha mostrato nessun pentimento la figlia di Giovanni Barreca, il muratore che insieme alla ragazza e due complici ha ucciso la moglie e due figli durante un esorcismo ad Altavilla Milicia (Palermo).

Un lungo confronto quello tra la ragazza di 17 anni detenuta nella sezione femminile dell’istituto penale per i minorenni di Roma e la procuratrice di Palermo. La ragazza è stata sentita alla presenza di uno psicologo e del suo difensore Carmelo Salamone. Secondo quanto si apprende, non avrebbe mostrato alcun cenno di ravvedimento.

La ragazza ha risposto alle domande della procuratrice confermando il primo racconto in cui di fatto ammetteva i tre delitti. Ad aprile verranno sentiti anche Giovanni Barreca, e la coppia di complici Massimo Carandente e Sabrina Fina i due fanatici religiosi che secondo le indagini avrebbero preso parte al rito e al massacro. I due si professano innocenti e vogliono essere sentiti dai magistrati per chiarire la loro posizione.

"Barreca ancora in preda a un delirio mistico"

E’ ancora preda di una sorta di delirio mistico, vede il demonio in carcere, sostiene che il male si sia impossessato del suo compagno di cella e di volerlo liberare. Giovanni Barreca, muratore di Altavilla Milicia che, con la complicità della figlia 17enne e, sostengono gli inquirenti, di una coppia di fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha sterminato la moglie e due figli durante un esorcismo, continua a farneticare.

Oggi ha incontrato in carcere il suo avvocato, Giancarlo Barracato al quale, dopo una nomina d’ufficio, ha conferito l’incarico di fiducia. Barreca, per cui il difensore ha chiesto una valutazione psichiatrica, ha confermato che la coppia a cui si era rivolto per scacciare il diavolo dalla moglie e dai due figli ,durante il lungo rito che ha poi portato al triplice omicidio, ha fatto diverse telefonate.

Il muratore non sa dire con chi i due complici parlassero: gli inquirenti che da settimane fanno accertamenti sui cellulari dei due stanno tentando di capire chi abbiano contattato. L’ipotesi, tutta da verificare, è che fossero in contatto con altri fanatici religiosi ai quali potrebbero aver detto cosa avveniva nella villetta di Altavilla. Nei prossimi giorni l’indagato incontrerà in cella i consulenti della difesa, tra cui la criminologa Roberta Bruzzone, che dovranno esprimersi sulle sue condizioni mentali.

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