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Violentavano il padrone di casa, coppia di Caltanissetta arrestata a Cogne: "Lui era consenziente"

Durante una violenza, come testimoniano alcune immagini, sarebbe anche svenuto. Gli abusi sarebbero avvenuti anche quando l’uomo implorava la coppia di smettere dicendo di avere problemi di salute

Hanno scelto entrambi di rispondere al gip di Aosta, e dare la loro versione dei fatti, i due coniugi nisseni arrestati a Cogne con l’accusa di aver ripetutamente violentato un 65enne. I due, lui 57 anni e lei 64, difesi dall’avvocato Massimiliano Bellini dopo l’arresto sono stati rinchiusi nel carcere di Brissogne.

Nel corso dell’interrogatorio di questa mattina il 57enne ha affermato che era la presunta vittima a recarsi ripetutamente nella loro abitazione e nessuno lo avrebbe obbligato a farlo. «Lui era libero, nessuno lo costringeva ad avere questi rapporti - ha detto il 57enne ricostruendo la propria versione dei fatti - le porte erano aperte. I rapporti sessuali erano consenzienti». Versione che è stata confermata anche dalla moglie del 57enne. Entrambi hanno chiesto di avere una misura più lieve del carcere. Secondo le indagini dei carabinieri la vittima, persona mite, ingenua e con problemi di salute, proprietario dell’appartamento dove vivevano i due nisseni, sarebbe stato costretto almeno una decina di volte a subire atti sessuali. La vittima avrebbe affermato di essere sotto pressione psicologica perché i due lo avrebbero minacciato di diffondere le immagini degli abusi. Gli episodi contestati sono dieci, ma può essere che ce ne siano di più.  L’interrogatorio di garanzia è durato poco più di un’ora e mezza. «Il sottofondo - aggiunge il difensore - è quello economico, perché loro avevano preso questa casa in affitto, lui aveva ripromesso di fare dei lavori: il mio assistito aveva anticipato più di 15 mila euro di materiale per la coibentazione. Poi si era stabilito questo rapporto intimo». Il legale ha chiesto la scarcerazione e in subordine gli arresti domiciliari, «considerando che sono soggetti incensurati». Il gip Davide Paladino si è riservato la decisione.

Secondo quanto ricostruito da carabinieri e procura di Aosta la coppia - lui 57 anni e lei 64 - aveva preso in affitto nel giugno 2023 uno degli appartamenti di proprietà della vittima, una persona dal carattere mite e ingenuo. Inizialmente la coppia avrebbe intavolato rapporti amichevoli con la vittima ma poi sarebbe cominciato l’incubo. Durante una violenza, come testimoniano alcune immagini, sarebbe anche svenuto. Gli abusi sarebbero avvenuti anche quando l’uomo implorava la coppia di smettere dicendo di avere problemi di salute. La minaccia era di diffondere le immagini degli abusi. La coppia aveva inoltre occupato l’appartamento dal quale non voleva più andar via.

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