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Test anti-droga all'Ars: si presentano solo 16 deputati su 70, l'ultimo è Cateno De Luca

Giornata di test anti-droga per i deputati regionali a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea siciliana. A presentarsi per primi in infermeria stamani sono stati il presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno, che ha ha promosso l’iniziativa giunta al suo secondo anno, e i parlamentari Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) e Serafina Marchetta (Dc), dopo qualche ora si è sottoposto all’esame anche il capogruppo del Pd Michele Catanzaro.

Il test anti-droga è su base volontaria. I parlamentari, fino alle 18 di oggi, sono stati accolti da una equipe medica del dipartimento di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica dell’Università di Palermo, sotto il coordinamento del presidente Marcello Ciaccio. I sanitari raccolgono i dati personali, spiegano in cosa consiste l’esame, quindi prelevano il capello o una matrice pilifera. I campioni vengono suddivisi in due aliquote con appositi codici alfa numerici a garanzia della privacy; tutto viene sigillato davanti al parlamentare, il plico quindi viene trasportato in laboratorio per le indagini. In caso di positività il soggetto verrà sottoposto a un test di secondo livello, l’esito viene consegnare brevi mano.

«Con questa iniziativa vogliamo essere quanto più trasparenti possibile - ha detto il presidente Galvagno poco prima di sottoporsi al test - E’ anche un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica a non usare alcun tipo di sostanza stupefacente. Riteniamo che la politica debba essere assolutamente lontana dalle droghe, ognuno è libero poi di fare o meno il test. Ritengo che chiunque abbia una funzione pubblica dovrebbe fare questo test e mettersi a nudo davanti alla gente».

Sul rischio che possa calare il sospetto su quei parlamentari che decidano di non sottoporsi all’esame del capello, il presidente dell’Ars ha affermato: «Non significa che chi non fa il test faccia uso di droga, ma se accettasse di fare il test sarebbe meglio, no? Toglierebbe qualsiasi genere di sospetto». Il passo successivo potrebbe essere il test psico-attitudinale per i deputati? «Sì, potrebbe essere una idea, al momento ci stiamo limitando al test anti-droga», ha risposto Galvagno ai cronisti.

Per La Vardera «i fatti accaduti qualche mese fa hanno dimostrato che neppure questo Palazzo è indenne alla cocaina, c'era chi andava a comprare la droga con l’auto blu». «Aldilà del test di oggi però c'è un serio problema legato al consumo di crack soprattutto tra i più giovani - ha aggiunto il vice presidente dell’Antimafia siciliana - Abbiamo un disegno di legge che in questo momento è morto in commissione Sanità all’Ars. La gente ci chiede di approvarlo e va fatto prima delle elezioni europee. La commissione lo esiti al più presto in modo che il testo arrivi in aula il prima possibile».

L’ultimo a sottoporsi al prelievo del capello è stato Cateno De Luca, il leader di Sud chiama Nord si è precipitato nell’infermeria di Palazzo dei Normanni subito dopo avere concluso la presentazione dei candidati alle europee nella circoscrizione Isola della lista Libertà. Al gong finale delle 18, sono in totale 16 i deputati regionali, su 70, che si sono sottoposti al test anti-droga. L’anno scorso si erano sottoposti al test 35 parlamentari.

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