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Bufera politica in Sicilia, sindacati e opposizione al Governo Schifani: "La Sicilia in mano a faccendieri"

«La Commissione Antimafia si occupi al più presto della grave vicenda che riguarda la Sicilia». Così il senatore Franco Mirabelli componente della Commissione Antimafia a Palazzo Madama in merito all’Operazione "Pandora" che vede coinvolti 11 tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati a vario titolo di «scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti».

«Siamo di fronte - prosegue - a un degrado politico e istituzionale che coinvolge anche il vicepresidente della Regione, un mix di corruzione, estorsione e voto di scambio su cui è necessario che vi sia una attenzione anche della Commissione Antimafia per indagare il fenomeno preoccupante delle infiltrazioni mafiose nel tessuto istituzionale e sociale del Paese» «I fatti che riguardano Luca Sammartino dimostrano che siamo di fronte a una ecatombe politica del governo Schifani.

Sammartino infatti è il numero 2 di Schifani e mi auguro che il presidente della Regione lo rimuova immediatamente e che faccia una seria riflessione sulla prosecuzione del suo mandato come governatore. La Sicilia in questi giorni ha subito decine di arresti per mafia e corruzione, siamo di fronte a un vero e proprio allarme sociale» dice il vice presidente dell’Antimafia e dell’anticorruzione regionale, Ismaele La Vardera, commentando l'inchiesta della Procura di Catania che ha coinvolto il vice governatore Luca Sammartino (Lega), indagato per corruzione.

«Il degrado politico, istituzionale, morale che emerge in queste settimane con le numerose indagini e relative misure cautelari per voto di scambio e patti con la mafia è sconcertante. E’ segno che l’economia di molte aree della Sicilia è ancora in mano a faccendieri, corrotti, a politici che tradiscono il loro compito di essere al servizio della collettività. Ma anche del fatto che il voto, da strumento di democrazia e per cambiare la propria condizione, viene forzato, mercificato e messo al servizio del malaffare per l’interesse di alcuni. Questo è danno, è prepotenza, violenza contro la collettività e la gente onesta. E’ puro squallore» dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dell’inchiesta al comune d Tremestieri Etneo e degli altri fatti di corruzione e scambio politico- mafioso emersi in queste settimane. Mannino ricorda che «la Cgil più di un anno fa ha chiesto hai Prefetti di vigilare. Rinnoviamo la richiesta - sottolinea- unitamente a quella di individuare strumenti che facciano da argine a corruzione e scambio politico-mafioso, evidentemente e tristemente fenomeni che non cessano ma che ricevono puntualmente nuova linfa quando ci sono finanziamenti in arrivo».

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