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Muore a 88 anni il fotografo Giuseppe Leone, i suoi scatti hanno raccontato la Sicilia al mondo

È morto il fotografo ragusano Giuseppe Leone, aveva 88 anni. La sua arte, per forza e suggestione lo ha reso parte della storia, dell’identità e dell’anima della Sicilia. «Giuseppe Leone è stato testimone della storia di Ragusa e non solo - dichiara il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì - e con la sua arte ha ne seguito l’evoluzione, senza filtri, cogliendo in presa diretta lo spirito, lo sguardo e il sentimento non solo della città, ma anche della Sicilia. È stato un testimone della società attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica e con la sua anima. Il nostro sentimento di gratitudine ora dovrà trasformarsi in qualcosa di più concreto».
Ieri si era tenuta l’inaugurazione a Palazzo Zacco a Ragusa del Museo della città, all’interno del quale c'è una sezione dedicata proprio alle sue fotografie. «I suoi scatti raccontano la nostra città e la sua evoluzione al cui allestimento lui stesso ha partecipato; non ha potuto essere presente per l’inaugurazione, per un malore improvviso». Amico personale di Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo, sono decine le pubblicazioni con le più importanti case editrici italiane che hanno posto al centro le sue immagini: Leone ha immortalato il sentimento, la natura, l’evoluzione sociale, la religiosità e il folklore di una terra, la Sicilia, che tanto amava. Il suo studio, nel cuore della città, era la base e il rifugio da cui partiva con la sua piccola macchina fotografica sempre a tracolla. L’ultima pubblicazione, curata da Concetto Prestifilippo ed, Mimesis, «Kalasia, parole contro il potere» custodisce il racconto fotografico di interviste rese da Vincenzo Consolo tra il 1992 e il 2011, è stato pubblicato ad ottobre del 2023. Nelle prossime ore a Ragusa verrà proclamato il lutto cittadino

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