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Voto di scambio, accordi e "bonifiche" dalle cimici: tutte le accuse al vice presidente della Regione Siciliana Luca Sammartino

Riscontrata la preoccupazione di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti, escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni

«Degenerazione affaristica del governo locale del comune di Tremestieri Etneo». E’ quanto sostiene la Dda di Catania in riferimento all’operazione «Pandora» eseguita dai carabinieri nei confronti di undici politici, funzionari comunali ed imprenditori, destinatari di misure cautelari per scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Emerge in particolare la figura di Luca Sammartino, esponente di rilievo della Lega in Sicilia, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sospeso per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata, risultato essere il principale referente politico del sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, finito in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.

Proprio in merito a Sammartino, spiega la procura, «è stata riscontrata la preoccupazione dello stesso di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti, escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni».

Si sarebbe inoltre attivato «per porre in essere attività di vigilanza e di bonifica tecnica dei locali della sua segreteria politica avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza, cercando inoltre di acquisire informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali». Sarebbero stati acquisiti elementi che sembrerebbero delineare una strategia dei vertici del comune di Tremestieri Etneo «tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica», arrivando a favorire lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato - «anche grazie all’intervento del Sammartino» - proprio tra i sostenitori di Rando per le elezioni amministrative dell’anno 2021.

Nello specifico, Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione, sarebbe stato favorito facendo ridurre il numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, ottenendo in cambio la promessa di sostegno elettorale in vista delle elezioni europee del 2019 per il candidato sostenuto da Sammartino. Nell’ambito della stessa ordinanza, il gip ha riservato la propria decisione nei confronti di un militare dell’Arma in servizio attivo, «del cui ausilio si sarebbe avvalso Sammartino, dietro corresponsione di somme di denaro, per eseguire attività di bonifica tecnica alla ricerca di microspie nei suoi uffici"; il militare, pertanto, sarà sottoposto a interrogatorio, in esito al quale il gip valuterà l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, come richiesto dalla procura.

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