Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lo stupro di gruppo a Palermo, al via il processo per i 6 maggiorenni

La vittima è in una località protetta. Sit in davanti al tribunale

Si è aperto stamane a Palermo il processo contro i sei maggiorenni accusati della stupro di gruppo nei confronti di una ragazza, avvenuto nel capoluogo siciliano la notte dello scorso 7 luglio, in un cantiere abbandonato del Foro Italico. La vittima non è presente all’udienza preliminare e si trova in una casa-rifugio fuori dalla Sicilia, dove è stata portata dopo l’aggressione subita a pasquetta: a rappresentarla, oltre all’avvocato Carla Garofalo che la difende, anche una decina di associazioni che chiederanno al giudice Cristina Lo Bue di essere ammesse come parte civile e che prima dell’ingresso in aula hanno dato vita ad un sit-in davanti al tribunale.

«La ragazza vittima dello stupro di gruppo avvenuto il 7 luglio 2023 al Foro Italico di Palermo, è circondata da un ambiente tossico. E non è una leggenda, tanto è vero che a Pasquetta è stata pesantemente minacciata e aggredita». A dirlo è la legale della giovane. «C'è stata anche una campagna denigratoria nei confronti della ragazza - dice l'avvocata - che è durata tutta l’estate. Io, purtroppo, sono arrivata nel processo solo a gennaio per cui non ho potuto gestire e seguire la parte precedente». Garofalo contesta la linea difensiva degli indagati. «La difesa mira a dire che ci fosse il consenso della giovane - aggiunge -. Questa è letteratura, lo fanno in tutti i processi per stupro. Lo farei anche io se ne difendessi uno, ma è improbabile perché mai difenderò un indagato per stupro. Questa tesi è insostenibile, perché ci sono i filmati che parlano». La ragazza non è presente in aula. «La giovane è in una casa rifugio ma non posso dire dove. Ha alti e bassi, momenti di angoscia e di speranza. Per fortuna abbiamo un buon rapporto. Sta raccogliendo i cocci di tutto lo sfacelo attorno a lei, con aggressioni continue - dice Garofalo - E a volte si chiede chi glielo ha fatto fare. Riceve continue minacce e aggressioni».

Il processo di svolge a porte chiuse nell’aula della seconda sezione della corte d’Assise. Gli imputati sono Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao, tutti in carcere e in collegamento video per l’udienza. I loro legali dovrebbero chiedere il giudizio abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. I difensori hanno consegnato un fascicolo ai magistrati con due video, uno dei quali girato nel quartiere della Vucciria, che mostrerebbe la vittima mentre paga da bere e poi invita il gruppo di ragazzi a vedere sul suo telefonino alcune scene dove fa sesso con altre persone. Nell’altro, invece, le immagini delle telecamere, piazzate lungo il percorso verso il Foro Italico, metterebbero in evidenza che si sarebbe messa in testa alla comitiva e, pur attraversando strade piene di persone, non avrebbe dato segno di paura, né avrebbe chiesto aiuto.

Per questo motivo i sei sostengono che lei fosse d’accordo ad appartarsi con loro: una versione completamente opposta rispetto a quella della ventenne che invece ha sempre ribadito che il rapporto non è mai stato consensuale e di aver gridato «basta», chiedendo ai suoi aguzzini di smettere. Per lo stupro di gruppo è già stato condannato un giovane che al momento della violenza era minorenne. Il giudice del tribunale dei minorenni, Maria Pino, lo ha condannato a 8 anni e 8 mesi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia