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Casteldaccia, la vittima più giovane era un interinale ed è morto per salvare i colleghi

Era l’unico a non essere a libro paga della ditta Quadrifoglio di Partinico, che lavorava alla rete fognaria dopo essersi aggiudicata l’appalto dell’Amap

Ha sentito il collega urlare perché tre di loro non davano più segni di vita dopo essere scesi per depurare la vasca della fogna e si è precipitato verso la botola perché in quel momento era in superficie. Giovanni La Barbera, 26 anni il più giovane tra le cinque vittime della strage di Casteldaccia, è morto per aiutare gli altri quattro. Era l’unico a non essere a libro paga della ditta Quadrifoglio di Partinico, che lavorava alla rete fognaria dopo essersi aggiudicata l’appalto dell’Amap, l’azienda ex municipalizzata di Palermo. Proprio l’Amap aveva arruolato La Barbera come interinale da una agenzia. «Non avendo perfezionato le assunzioni dirette ci rivolgiamo alle agenzie in caso di necessità», dice Alessandro Di Martino, amministratore unico di Amap.

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