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Gli operai morti a Casteldaccia "non sarebbero dovuti scendere". Il contratto d’appalto prevedeva l'aspirazione di liquami con l'autospurgo

Non sarebbero dovuti scendere all’interno della stazione di sollevamento i cinque operai morti ieri a Casteldaccia durante la manutenzione della rete fognaria. Il contratto di appalto stipulato con Amap, la municipalizzata che aveva dato alla loro ditta, la Quadrifoglio group, l’appalto dei lavori, prevedeva che l’aspirazione dei liquami avvenisse dalla superficie attraverso un autospurgo e che il personale non scendesse sotto terra. Questo spiega perché nessuna delle vittime indossava la mascherina né aveva il gas alert, un apparecchio che misura la concentrazione dell’idrogeno solforato, il gas che poi li ha uccisi.

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