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Dopo Pasqua si farà chiarezza
sul futuro di Taormina Arte

Taormina Arte. Anno nuovo, speranze nuove?

«Su Taormina Arte, dopo Pasqua, dovremo arrivare a una soluzione definitiva. In un modo o nell’altro, siamo all’ultimo bivio». Così il sindaco di Taormina e presidente di TaoArte, Eligio Giardina, interviene sulla questione ormai prossima all’esame del consiglio comunale – previsto per il 7 aprile – dello statuto “palermocentrico” che tante polemiche ha scatenato in questi giorni per la prevista trasformazione del Comitato in Fondazione. L’appuntamento col dibattito in aula sarà preceduto da una riunione congiunta (che verrà fissata dopo Pasqua) delle forze politiche di maggioranze e opposizione col commissario ad Acta, Pietro Di Miceli. «Si continua a dire – ha detto Giardina – che avrei “svenduto” Taormina Arte a Palermo e alla Regione o che sia mia intenzione spogliare la città e la figura del sindaco protempore, che per altro oggi sono io, della necessaria centralità, ma le cose non stanno così. Prima della seduta di consiglio comunale del 7 aprile – ha aggiunto Giardina – verrà a Taormina il commissario Di Miceli, e potremo confrontarci e discutere tutti con lui. Quello Statuto può essere rimodulato. Non ci faremo espropriare di nulla e non è intenzione della Regione farlo. Su questo punto mi sento di rassicurare tutti».

«L’attuale Statuto per la Fondazione TaoArte va ampiamente rivisto - risponde il capogruppo di “ProgettiAmo Taormina“, Pinuccio Composto –. Noi presenteremo 27 emendamenti allo Statuto approvato dal commissario ad Acta. Stiamo aspettando di poter parlare col commissario Di Miceli ed espliciteremo la nostra posizione evidenziando che lo Statuto attuale non può in alcun modo soddisfare la Città di Taormina. Valuteremo se si potrà riequilibrare questo Statuto, ma certamente ci sono tanti punti da rivedere. Vogliamo che si restituisca la dovuta centralità a Taormina. Intendiamo capire quale sarà la posizione dell’Amministrazione. Noi non abbiamo alcun dubbio nell’affermare che lo Statuto, per come adesso è stato concepito, non va. La questione va affrontata con autorevolezza per restituire dignità alla città di Taormina e alla figura del sindaco protempore di Taormina».

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