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Sicilia, Suor Cristina tra successi e convento nel “Gattopardo”

Suor Cristina

Ha sbancato con “The Voice”, diventando 5 anni fa l’italiana più cliccata nella storia di Internet con 45 milioni di visualizzazioni per la sua prima esibizione. Ci ha riprovato con “Ballando con le stelle”, fermandosi in semifinale dopo settimane sulle piste, tra lustrini e telecamere. E adesso si prepara a una lunga tournée in Europa. Possibile conciliare una carriera artistica con la vita religiosa? Possibile alternare i silenzi del convento delle suore orsoline con l’assordante esposizione del mondo dello spettacolo? Secondo suor Cristina Scuccia da Comiso, la sister act italiana, la risposta è sì. Perché per lei ballare, come cantare, è comunicare il Vangelo.

È lei il personaggio di copertina di Gattopardo, il mensile della Sicilia che cresce, edito da Gds Media & Communication, in edicola da domani con la “Gazzetta del Sud” e il “Giornale di Sicilia”. Un numero pieno di personaggi e di incontri esclusivi. Da Alberto Angela, neo-laureato honoris causa dall’Università di Palermo (che racconta ai lettori la straordinarietà del patrimonio siciliano) a Rossella Fiamingo, argento olimpico nella spada, due mondiali vinti, gruppo sportivo carabinieri, tra le protagoniste dei campionati assoluti di scherma che si svolgeranno a Palermo dal 3 al 6 giugno, insieme con i festeggiamenti per i 110 dieci anni della Federazione italiana scherma che è lo sport che ha più vinto in Italia.

E poi i tanti giovani e meno giovani che stanno trasformando l’isola, affidandosi a un’inventiva e a uno spirito di iniziativa che consentono di superare - con grande fatica - l’antico “peccato di fare”. Ecco, quindi, il regista Giuseppe Carleo, selezionato con la sua pellicola ambientata a Ballarò al Festival del cortometraggio più importante degli Stati Uniti, il Palm Spring Festival, l’ennesima conferma della vocazione cinematografica della Sicilia (un altro film è appena stato girato nella remota Linosa). Ecco le guide naturalistiche della riserva naturale orientata di Priolo, dove - tra le ciminiere della raffineria - sono arrivati a nidificare i fenicotteri, un segnale di rinascita ambientale e simbolico.

E poi i segreti della Cappella Palatina, mistero non ancora del tutto svelato, in un intreccio tra simbologia religiosa e laica. E ancora i cento anni dell’Hotel Villa Sant’Andrea di Taormina, luogo di amori e di capricci di star internazionali, dove Francis Ford Coppola - ospite con tutto il cast durante le riprese de “Il Padrino” - volle cucinare gli spaghetti per tutti gli attori, facendosi montare una cucina nella terrazza della sua suite. Tentazione irresistibile, quella del cibo siciliano, ormai conclamato attrattore turistico. Cibo che è stratificazione di culture e di secoli. A Trapani ha deciso di vivere la libanese Anissa Helou, chef, scrittrice di libri di cucina (l’ultimo, sulla cucina mediorientale, è un successo internazionale), celebre food blogger. Laureata in design a Londra, poi rappresentante di Sotheby’s nel Medio Oriente, antiquaria a Parigi, esperta di arte islamica per la famiglia regnante kuwaitiana. Gattopardo l’ha incontrata, facendosi raccontare che cos’ha intenzione di fare in Sicilia.

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