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“Un pugno di amici”, la crime comedy tutta siciliana

Una “crime comedy” tutta siciliana all’insegna di umorismo paradossale, tormentoni e situazioni rocambolesche nel debutto cinematografico di Tony Matranga ed Emanuele Minafò, ideatori e conduttori di “Sicilia Cabaret”, format comico nato su Antenna Sicilia e approdato negli ultimi due anni su Rai2. Disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video e distribuito da Lucky Red, ”Un pugno di amici” di Sergio Colabona vede protagonisti i due cabarettisti palermitani in una storia d’amicizia che, come la loro, ha come sfondo un villaggio turistico, primo input ad una sceneggiatura firmata assieme al regista.

In diretta streaming sui loro profili Facebook e YouTube Matranga e Minafò hanno presentato il film a stampa e pubblico, assieme al produttore Nando Mormone e all’attore Maurizio Casagrande. Presenti, con brevi interventi, alcuni membri del cast, tra cui i co-protagonisti Mariano Bruno (Mariano), Domenico Fazio (Jesus) e Maria Bolignano (Marica). Una produzione indipendente ed autofinanziata quella del film, per cui – come ha spiegato Mormone – si è privilegiata l’uscita in streaming rispetto alla tradizionale distribuzione in sala; per non penalizzare con una lunga attesa la pellicola rispetto ai lavori delle grandi distribuzioni americane e italiane, e anche per l’esigenza di dare subito ai personaggi della storia una loro vita. «Sarebbe stato – ha continuato il produttore – come negare ai personaggi del film di vivere».

C’è infatti molto dinamismo e vitalità nella trama che sembra immettere lo spettatore in un clima giocoso, in cui scambi d’identità e serrati inseguimenti sembrano oltrepassare l’orizzonte del possibile.

Nei panni di Toni ed Emanuele – giovani disoccupati che rapinano un centro scommesse e che assumono l’identità di due animatori turistici defunti per sfuggire al boss malavitoso Don Calogero Cusimano (Paride Benassai) – Matranga e Minafò ci svelano le fonti d’ispiarzione della sceneggiatura di cui sono autori col regista: «A noi e Sergio piacciono gli stessi generi di film. Con lui parlavamo spesso del cinema di Tarantino e Almodovar o di titoli come “The Snatch”. Nelle nostre serate brave pensavamo: “chissà se un giorno riusciremo a fare qualcosa che unisca comicità e crime….”; questo giorno è arrivato e il film ne è il risultato».

«Abbiamo sentito il bisogno di realizzare un lavoro dallo stile pulp crime con un gruppo di persone del cast di “Sicilia Cabaret” e “Made in Sud” – ha sottolineato Minafò – proprio come aveva fatto Salvatores in “Nirvana” con la vecchia squadra del cabaret milanese. È stato un modo per osare uno stile diverso rispetto alla commedia italiana, riferita ad altri generi di pubblico; e di farlo tutti quanti insieme, in un film corale».

Un importante riferimento cinematografico anche da parte di Casagrande sul suo Esposito, il commissario che nel film dà la caccia a Cusimano: «Da ragazzino vedevo al cinema quella commedia che all’epoca era ritenuta immondizia ed è stata riscoperta tempo dopo. In quei film c’era lo straordinario Mario Carotenuto, interprete di personaggi che portavano una dimensione molto umana e anche divertente. Credo che il mio Esposito inglobi entrambi i caratteri; il rischio dei film comici è spesso quello di essere privi di umanità».

Prodotto da Tunnel Produzioni e Sicilia Social Star, girato tra Termini Imerese, Gratteri, Lascari e l’Isola delle Femmine, “Un pugno di amici” vede la partecipazione, oltre che di tutto il cast di Sicilia Cabaret – tra cui i Respinti, Ivan Fiore e i Badaboom -– anche di cabarettisti come Angelica Massera e Totino La Mantia.

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