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Al teatro greco di Siracusa Lunetta Savino duetta con il pianoforte

«Il mito e la contemporaneità è il rapporto che il teatro indaga da sempre e che diventa urgente ogni qual volta ci sia il desiderio di interrogare il passato».

Il regista Fabrizio Arcuri presenta la sua “Da Medea a Medea” con Lunetta Savino, musiche dal vivo di Rita Marcotulli, secondo appuntamento stasera alle 20.30 nell’iniziativa “Per voci sole” che la Fondazione Istituto nazionale del dramma antico propone in un teatro greco allestito rispettando le disposizioni Covid, con il pubblico sulla scena che ammira i gradoni in pietra. Lo spettacolo è tratto da Euripide, adattamento e riduzione di Margherita Rubino, e Cara Medea di Antonio Tarantino.

«Sarà innanzitutto una sorpresa per gli spettatori abituati a frequentare il teatro greco: avranno possibilità di apprezzare il monumento in tutto il suo splendore. Ma si manterrà quella grande intimità che il teatro ha sempre avuto. Fa effetto questa situazione, ma siamo nel luogo dove è nato il teatro: l’energia è forte e si sente sempre. Direi che è la conseguenza del periodo che stiamo vivendo, dalla debolezza ricaviamo la forza. Daremo un altro fascino a quello spazio».

Arcuri cura la regia anche di Fedra, Antigone, Clitennestra e Lena tratte da Fuochi di Marguerite Yourcenar, con Laura Morante; e di Crisotemi di Ghiannis Ritsos, con Isabella Ragonese, e musiche dal vivo di Teho Teardo. «Tre voci sole accompagnate dalla musica. Le abbiamo concepite proprio con un personaggio recitante che duetta con la musica, altrettanto protagonista, che si intreccia drammaturgicamente ai tre testi. Lunetta Savino interpreta due Medea: una classica che manifesta la modernità di Euripide ed accanto una una Medea contemporanea per mostrare due volti di una stessa medaglia. Due scritture diverse ma passionali, politiche e feroci. Rita Marcotulli restituisce al pianoforte la sua natura percussiva: utilizza catene e monili dentro il pianoforte che creano altre sonorità e amplificano e rendono primitivi i suoni».

Sabato 8 agosto sarà il turno di Laura Morante, interprete di quattro eroine, Fedra, Antigone, Clitennestra e Lena tratte da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, con musiche dal vivo di Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini. «Abbiamo selezionato alcuni racconti figure di donne battagliere e coraggiose che hanno subito una sconfitta d’amore. Fra le quattro Lena è un personaggio minore ma curioso. È una suite di testo con suite di musica ispirate da Nick Drake».

Il 22 agosto Isabella Ragonese porterà in scena “Crisotemi” di Ghiannis Ritsos, con musiche dal vivo di Teho Teardo e, al violoncello, Laura Bisceglia e Giovanna Famulari. «Nei lunghi anni di prigionia il grande poeta greco ha prodotto la maggior parte delle produzioni: una riscrittura della tragedia con un personaggio inesistente nell’Orestea, una piccola che osserva da fuori le nefandezze che accadono. Isabella gestisce un personaggio antichissimo e adolescenziale in questo viaggio sostenuto da una ambientazione sonora e rumoristica. Grazie a Teho Teardo avremo una dimensione dal vivo, una colonna sonora che scandisce alcuni momenti e ne amplifica altri».

Per la prima volta in oltre cento anni di storia, l’Istituto nazionale del dramma antico, grazie al partenariato digitale con Tim, trasmetterà gratuitamente in diretta streaming e in differita per i sette giorni successivi alla performance, gli spettacoli in programma al Teatro Greco di Siracusa fino al 30 agosto. Per assistere agli spettacoli basterà collegarsi e registrarsi sul sito www.indafondazione.org.

La Fondazione Inda rinnova anche quest’anno l’appuntamento con le lezioni all’Orecchio di Dionisio, all’interno del parco archeologico della Neapolis. La serie incontri, a cura di Margherita Rubino, sarà inaugurata oggi pomeriggio dal filologo, accademico e saggista Guido Paduano che terrà un intervento su “La tragedia greca, fatalismo o libertà?”.

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