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Scambiate nella culla a Capodanno, dalla Sicilia alla Rai la storia delle "Sorelle per Sempre"

Il film è tratto da una storia vera, quella di Caterina e Melissa, scambiate in culla la notte di Capodanno del 1998, all’ospedale di Mazara del Vallo.

Una storia familiare che va dal dramma alla rinascita, dallo sconvolgimento al ritrovamento di un nuovo equilibrio, proprio come tutta l'umanità è alla ricerca di una nuova normalità dopo la pandemia. Si intitola "Sorelle per sempre" il tv movie prodotto da 11 Marzo Film in collaborazione con Rai, presentato in anteprima al Prix Italia di Milano e in onda prossimamente su Rai1.

Il film è tratto da una storia vera, quella di Caterina e Melissa, scambiate in culla la notte di Capodanno del 1998, all’ospedale di Mazara del Vallo. Oggi, le due "sorelle" condividono le mamme come una famiglia allargata. E la loro storia è, appunto, diventata un film che andrà in onda giovedì 16 settembre su Raiuno.

Il film racconta la storia di famiglie che non si conoscono e che sono unite e sconvolte, all'improvviso, da una verità inaccettabile che distrugge ogni certezza: le loro figlie, nate nello stesso ospedale, lo stesso giorno, alla stessa ora, sono state scambiate in culla. Per diversi anni le due famiglie hanno cresciuto e amato la figlia dell'altra.

Scritto da Andrea Porporati, Mauro Caporiccio con la collaborazione di Maria Porporati e la consulenza delle famiglie Alagna, Foderà, Marino, Paladino, e diretto da Andrea Porporati, il tv movie vede nel cast Donatella Finocchiaro, Anita Caprioli, Claudio Castrogiovanni, Francesco Foti, Noemi Pecorella, Viola Seggio, Marta Brocato, Viola Prinzivalli, Rosa Pianeta, Chiara Cavaliere, Fabio Galli, con la partecipazione di Andrea Tidona.

"E' un dramma che esplode per caso - racconta Donatella Finocchiaro al Prix Italia -. E' un pensiero fisso di una delle madri, che è il personaggio da me interpretato. Da lì parte questa tragedia. E' un incubo ricorrente per le famiglie lo scambio in culla, si dice anche per scherzo: da chi vieni? Non è possibile che sei figlia mia... Le famiglie si sono trovate impreparate, nessuno credo possa essere pronto ad affrontare emergenze di questo tipo".

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