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Il fascino oscuro di Medea dal palcoscenico all’arte. Una mostra a Siracusa

In esposizione opere di 17 artisti di tutto il mondo, dalla Cina al Nord Europa, al Caucaso

Medea è una delle più attuali protagoniste del mito antico: la sua tenacia e la sua disperata fierezza sono ritrovabili in tante relazioni contemporanee. La sua esclusione dalla società, la sua tragica vendetta, il senso di isolamento non sono estranei a tanti fatti di cronaca dei nostri giorni. E «Medea» è il titolo della mostra internazionale d’arte contemporanea curata dal critico d’arte Demetrio Paparoni che fino al 30 settembre sarà ospitata negli spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa.

Un’esposizione che comprende opere di 17 artisti realizzate sul tema di Medea, tra i personaggi più controversi della mitologia greca. Attraverso lo sguardo inedito di artisti provenienti da aree geografiche diverse, dal Nord Europa alla Cina, dalla regione del Caucaso al Sudest asiatico, e dall’Italia, la mostra mette in evidenza il legame inscindibile tra Siracusa e il teatro antico, affrontando il mito di Medea ben oltre la narrazione dell’infanticidio.

«Il mito fa vibrare le corde dell’emotività ponendoci dinanzi a vicende estreme che suscitano turbamento – spiega Demetrio Paparoni – . Si pensi al personaggio di Medea nel quale l’amore materno è sopraffatto dal bisogno di vendetta. Ritroviamo in Medea temi universali e attuali: oltre al tradimento della famiglia e della patria, la vendetta e la violenza, lo scontro tra pragmatismo e sentimento, l’amore distruttivo, l’esilio e la condizione dello straniero, la rivendicazione di parità tra uomo e donna».

Le opere sono di Margaux Bricler, Chiara Calore, Cian Dayrit, Helgi Thorgils Fridjónsson, Francesco De Grandi, Rusudan Khizanishvili, Sverre Malling, Rafael Megall, Ruben Pang, Daniel Pitìn, Nazzarena Poli Maramotti, Vera Portatadino, Nicola Samorì, Natee Utarit, Ruprecht Von Kaufmann, Wang Guangyi, Yue Minjun.

Al Teatro Greco, giovedì 11 il dramma di Euripide tornerà in scena prodotto dall’Istituto Nazionale Dramma Antico, con la regia di Federico Tiezzi.
«La mostra d’arte contemporanea Medea propone opere concepite per questo evento – dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – . Mi preme evidenziare che tra di loro c’è la georgiana Rusudan Khizanishvili, proveniente dagli stessi luoghi dell’antica Colchide da cui, secondo il mito, Medea giunse a Corinto. Ed è proprio da Corinto che partirono gli antichi coloni che fondarono Siracusa nel 734 a.C.».

Prodotta dall’amministrazione comunale di Siracusa, organizzata da Aditus e con gli allestimenti dell'Istituto Nazionale Dramma Antico, Medea sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Skira, una delle maggiori case editrici d’arte in Europa. Oltre al saggio di Demetrio Paparoni, sono presenti in catalogo testi su Medea scritti per l’occasione da Roberto Alajmo, da Tiziano Scarpa e dagli artisti, che riflettono in prima persona sui loro lavori.

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