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Inda: per il Teatro Greco di Siracusa opere classiche tradotte in cinese, giapponese e arabo

Traduzioni in cinese, giapponese e arabo delle versioni italiane dei testi delle rappresentazioni classiche messe in scena dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico per il Teatro Greco di Siracusa. Dal 10 maggio al 29 giugno in scena due tragedie greche, l'Aiace di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, nella traduzione di Walter Lapini, e la Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide per la regia di Paul Curran, nella traduzione di Nicola Crocetti; e per la prima volta una commedia latina, il Miles Gloriosus di Plauto per la regia di Leo Muscato nella traduzione di Caterina Mordeglia.

Oltre alla traduzione in italiano è già possibile trovare all’ingresso un libretto in inglese. Da quest’anno sarà possibile trovarlo anche in giapponese e dal prossimo anno in cinese e arabo. L’Inda ha stipulato un accordo con la Struttura didattica speciale di Ragusa dell’università di Catania per le traduzioni. «A Ragusa forse non tutti sanno che si studia cinese, giapponese e arabo. Ho conosciuto il prof. Rapisarda e abbiamo subito concretizzato una semplice idea che rafforza il rapporto con il territorio - ha spiegato il consigliere delegato Marina Valensise -. Sarà possibile incrementare la qualità dei corsi di giapponese attraverso un’esperienza radicata nel territorio.

E naturalmente per la prima volta parliamo di un’attrattiva inedita e prestigiosa: il pubblico giapponese conosce molto bene il teatro classico e sarà incentivato a seguire le rappresentazioni con questa possibilità di mediazione linguistica diretta». È in programma a breve, nell’ambito del progetto per l’abbattimento della barriere fisiche e architettoniche realizzato per il teatro greco, la realizzazione di un’app che permetterà allo spettatore straniero di disporre di una vera e propria audioguida seguendo la traduzione mentre gli attori recitano. «Offriamo le tre lingue orientali e abbiamo accolto l’invito della professoressa Valensise che voleva allargare la proposta degli spettacoli verso un pubblico extra europeo - ha spiegato il professor Stefano Rapisarda, presidente della Struttura didattica speciale di Ragusa dell’università di Catania -. Tradurremo il libretto di sala con la traduzione in italiano di quest’anno. Vedremo come sarà reso Plauto in giapponese: sarà una bella sfida tradurre la commedia latina e soprattutto il Miles Gloriosus pieno di giochi di parole e doppi sensi».

Si comincia quest’anno in via sperimentale con la lingua giapponese, grazie a un contributo dell’assessorato all’Università del Comune di Ragusa. La traduzione in giapponese della versione italiana dei tre testi classici è stata affidata a Naomi Sasaki, esperta di opera in musica e di traduzioni teatrali.

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