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Catania, i lavoratori precari del Bellini occupano il teatro

Dalle 6 di stamane a Catania i lavoratori precari del Teatro Massimo Bellini hanno occupato il teatro per protestare contro la mancata stabilizzazione e il taglio dei fondi regionali. Lo rende noto lo Snalv Confsal.

Il segretario regionale del sindacato Antonio Santonocito in una nota denuncia il «tentativo di affossamento del Bellini che va avanti da troppi anni e che, nonostante i tanti proclami, si aggrava sempre più». «Da una parte - aggiunge il sindacalista - abbiamo una ventina di lavoratori tenuti in uno stato di precariato cronico senza motivo apparente, dall’altro i fondi regionali per il funzionamento del Teatro vengono decurtati sempre più. Non si tratta di un caso, ma di un preciso piano di distruzione del Teatro dedicato all’illustre catanese Vincenzo Bellini».

Santonocito parla di «promesse non mantenute» riguardo alla stabilizzazione dei precari e di una «politica regionale che vuole affossare il Teatro Bellini.  «L'assessore Pappalardo - conclude il sindacalista - ha ancora una volta ha preso in giro i lavoratori che hanno garantito la sopravvivenza del Teatro. Siamo ben lontani dalla stabilizzazione attraverso la legge Madia, tanto chiesta quanto promessa, come siamo lontani dall’avere stanziati i soldi necessari all’attività del Teatro».

«Abbiamo lavorato per mettere in sicurezza una delle più importanti istituzioni culturali della Sicilia ma Musumeci, con il suo taglio da 1,8 milioni, si conferma nemico della cultura. Assessore Pappalardo, se ci sei batti un colpo!». Lo afferma, esprimendo solidarietà alle maestranze che da questa mattina hanno occupato il
Bellini, il presidente della Commissione Lavoro, Formazione e Cultura dell’Ars Luca Sammartino.

«Avevo presentato, così come concordato in commissione alla presenza del Governo e delle sigle sindacali - aggiunge Sammartino - un emendamento per il Teatro catanese che stanziava somme per la stabilizzazione del personale con la legge Madia, ma non sono state trovate risorse».

«Purtroppo ero stato profetico - conclude - e sono stato accusato da qualche deputato della maggioranza di terrorismo psicologico ma i tagli alla cultura del Governo Musumeci, attraverso la Finanziaria regionale, stanno mettendo a rischio i
teatri siciliani, in particolare il Teatro Bellini di Catania».

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