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Aeroporti siciliani, il ministro Toninelli: "Perplessità sulla privatizzazione"

Danilo Toninelli

No alla privatizzazione degli aeroporti siciliani; piuttosto un modello di gestione unitaria con le sei infrastrutture che facciano rete tra loro. Una proposta emersa oggi pomeriggio nel corso del convegno «Aeroporti e aerei per la Sicilia», promosso dal Movimento Cinque Stelle. All’incontro, che si è svolto nel Palazzo della Cultura, hanno preso parte il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli, il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Vincenzo Santangelo, il prefetto Claudio Sammartino e il sindaco Salvo Pogliese.

Presente il deputato nazionale Luciano Cantone e una nutrita rappresentanza di parlamentari regionali del Movimento, tra i quali il capogruppo Francesco Cappello che ha introdotto il convegno (moderato dal giornalista Mario Barresi) e le deputate Stefania Campo e Valentina Palmeri, che hanno illustrato la proposta di legge del M5S per un nuovo modello di gestione aeroportuale. Il ministro ha sottolineato che gli scali hanno un margine di crescita straordinaria che bisogna cogliere.

«E' finito - ha detto - il tempo dei ritardi ed è finito il tempo in cui i concessionari decidevano le condizioni da auto applicarsi». Quanto alla ventilata possibilità di una cessione di quote azionarie degli enti soci degli aeroporti, Toninelli ha aggiunto: «Nutro forti perplessità e temo possa essere un grosso errore vendere le azioni da parte dei soci che sono soggetti tutti pubblici. Il ministero vigilerà in ogni singolo dettaglio su questo passaggio perchè non siano commessi errori, perchè non si può monetizzare oggi disinteressandosi del domani. Per questo, saranno inserite delle penali per chi non farà investimenti sulle infrastrutture».

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