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Vinitaly, la Doc Sicilia "giganteggia": +173% di bottiglie prodotte nel 2018

All'inaugurazione dello stand Sicilia del Vinitaly, che si è aperto oggi a Verona, oltre al presidente della Regione Nello Musumeci hanno partecipato gli assessori all'Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo. Presenti anche Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy.

"In Sicilia - afferma l'assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un'idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione".

"La Sicilia - ha aggiunto l'assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell'enogastronomia siciliana che non ha concorrenti". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).

Cresce del 173% il numero di bottiglie di vino della "Doc Sicilia" prodotte nel 2018: oltre ottanta milioni di "pezzi", con una previsione per quest'anno di superare i cento milioni. In crescita anche la "Doc Etna" e le certificazioni per i vini di qualità aumentate di quattro volte. Nel contempo, l'Isola si conferma il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l'Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo.

È con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti oggi a Verona. L'Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti dai più importanti territori vocati. All'interno del padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest'anno un'area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali. L'inaugurazione è stata anche l'occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più.

"La Sicilia - ha sottolineato Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il 'brand Sicilia' è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato". All'incontro con la stampa erano presenti anche gli assessori all'Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo.

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